Un film-concerto informale e intimo, una ragionata e appassionata operazione di recupero per restituire il ritratto di un uomo che guarda al proprio passato senza monumentalizzarsi
Hagai Levi si ispira ai diari di Hillesum per raccontarne il risveglio spirituale fuori da ogni percorso religioso istituzionale. E gli amori e le contraddizioni: una serie universale, presentata a Venezia 82
Memoria, manipolazione e riflessione sull’archivio: Roland Sejko racconta quarant’anni di regime comunista albanese attraverso le immagini di propaganda di Enver Hoxha. Alle Notti Veneziane
La vincitrice del Leone d’argento – Gran Premo della Giuria per La voce di Hind Rajab: “Il cinema non riporterà indietro Hind mapuò conservare la sua voce e la sua storia, che è tragicamente anche quella di un intero popolo”
Il vincitore del Leone d’Oro per Father Mother Sister Brother prende posizione: “La popolazione è meravigliosa, amo le persone che non sono a favore di Netanyahu”
Videomessaggio al termine della cerimonia di chiusura della Mostra: “Dobbiamo lavorare molto, soprattutto noi credenti e tutti coloro che creano e fanno cultura, creare una narrativa diversa. Abbiamo lasciato la narrativa ai radicali, agli estremisti di una parte e dell’altra”
Jimenez mescola l’action alla critica sociale, proietta le paure del presente nel futuro. Si gioca a guardie e ladri in un mondo in cui l’IA domina l’umano. Film di chiusura a Venezia 82
Continua l’estremizzazione del cinema di Tsai Ming-liang, ridotto ai minimi mezzi espressivi ma ben ancorato ai caposaldi della sua poetica della solitudine. Fuori Concorso a Venezia 82
Con tutto l’amore possibile per Jim Jarmusch (che vince la Mostra di Venezia con un film non indimenticabile), la giuria presieduta da Alexander Payne perde una grande occasione per dare un forte segnale nel presente che stiamo vivendo
Un’estate in bicicletta sul Danubio, un adolescente che scopre se stesso e si innamora di un coetaneo. Il racconto d’estate di Jaume Claret Muxart, profondo e potente, nella sezione Orizzonti a Venezia 82
Un film complesso e barocco per una storia tortuosa con temi universali: l’amore e la passione, la colpa e la redenzione, la bassezza della natura umana e la sua nobiltà, il bisogno di elevarsi seguendo la via della bellezza e della spiritualità. Fuori Concorso a Venezia 82
Tra i tanti riconoscimenti, il Leoncino d’Oro a The Voice of Hind Rajab, i Pasinetti a Servillo, Bruni Tedeschi e La Grazia, il Carlo Lizzani a Confiteor
Gran Premio della Giuria a La voce di Hind Rajab. Premio Speciale a Sotto le nuvole. Coppe Volpi a Toni Servillo e Xin Zhilei. Benny Safdie miglior regista. Benedetta Porcaroli e Giacomo Covi migliori interpreti a Orizzonti
Anatomia di una separazione (giudiziale) per Antonio Capuano. Che torna a raccontare l’infanzia sospesa nel mondo conflittuale degli adulti. Fuori Concorso a Venezia 82
Due solitudini in viaggio da Civitavecchia a Lagos. Basso budget e alte ambizioni per lo psico-dramma sociale concitato, allucinatorio, irredento di Taidelli. Un coming of age che sgomenta e convince
Un maestoso ginkgo biloba unisce tre personaggi e tre epoche. Ildikó Enyedi ci accompagna in affascinante e bizzarro viaggio nel tempo, una misteriosa esperienza sensoriale per connetterci con la natura. In Concorso a Venezia 82
Dopo una parentesi da co-sceneggiatore per The Universal Theory in gara a Venezia nel 2023, il regista tedesco Roderich Warich torna al Lido per portare la sua ghost story di ispirazione lynchiana. In Orizzonti
Il cantautore al Lido con il film concerto Nevergreen: “Perché le canzoni sconosciute? Mi sono reso conto che tra il mio pubblico non c'è solo chi viene a sentire quelle più celebri”
Il produttore sui dissapori con il regista di Un film fatto bene, come d’abitudine assente alla Mostra: “Vorrebbe sperimentare con mezzi infiniti, ma non è possibile”
Un film sfaccettato, misterioso, sospeso tra la videoarte e il cinema. Hilal Baydarov realizza un flusso di coscienza ermetico, sperimentale, che affronta i dilemmi legati all’invisibile. Fuori Concorso a Venezia 82