Il fumetto sci-fi, già metafora politica dei regimi autoritari, diventa una serie Netflix: tiene botta ma perde ritmo e fatica a trovare una sua dimensione narrativa forte

Nick Hamm scrive, produce e dirige un solido film d’avventura, non un feuilleton: produttivamente imponente, con un discreto senso dello spettacolo. Dal 3 aprile in sala

Affresco geniale del mondo produttivo USA. Satira bonaria, ma soprattutto omaggio appassionato e appassionante alla fabbrica dei sogni, su Apple TV+

Il classico Disney in una versione live action con qualche trovata interessante (e un caldissimo sottotesto politico) ma un po’ deludente sotto il profilo visivo

L’impasse creativa di Maccio Capatonda diventa spunto per un format che racconta la realtà come posto disagevole, del bisogno di farsi da parte e togliersi dal centro del mondo. Con la solita comicità nonsense e un buono stuolo di comprimari, su Prime Video

Carrie Preston è l’abile legale Tascioni, con un segreto… Su Rai 2 e RaiPlay il secondo spin-off di The Good Wife. Firmato ancora una volta dai coniugi Michelle e Robert King, sempre nel segno del giallo

Maurizio Nichetti torna alla regia dopo ventitré anni e azzarda un Effetto notte all’italiana, ma si meriterebbe un’industria migliore in cui lavorare

Dopo Il ragazzo dai pantaloni rosa, Roberto Proia punta ai trentenni: regia di Tiziano Russo, un film che fa il suo dovere

Thriller pop e dark, ancora più rocambolesco della prima stagione: una delle poche serie italiane contemporanee che non deve scegliere tra qualità filmica e divertimento: si prende tutto. E fa bene. Disponibile su Prime Video

Ultimo epigono dell’universo Star Wars: creata da Jon Watts e Christopher Ford, la serie disponibile su Disney+ centra il bersaglio perché usa lo spirito di partenza per gettarsi nella pura avventura. Con Jude Law nei panni del capitano Nawood