Parasite di Bong Joon-ho si aggiudica la Palma d’Oro del 72° Festival di Cannes.
E’ il primo film della Corea del Sud (sarà distribuito in Italia da Academy Two) a vincere il Festival di Cannes, “vendicando” in un certo modo l’inspiegabile assenza dal palmares dello scorso anno dello splendido Burning, diretto da Lee Chang-dong.
Altra curiosità su Bong Joon-ho: due anni fa era presente in concorso con Okja, tra gli ultimi film targati Netflix a mettere piede sulla Croisette.
Tra i grandi assenti del palmares di quest’anno (Tarantino, Malick) spicca il nome del cinese Diao Yinan, che con The Wild Goose Lake ha realizzato uno tra i film più belli del concorso.
Stessa sorte toccata al nostro Marco Bellocchio, che con Il traditore ha convinto la critica ma non la giuria presieduta da Alejandro González Iñárritu e composta da Enki Bilal, Robin Campillo, Elle Fanning, Yorgos Lanthimos, Maimouna N’Diaye, Paweł Pawlikowski, Kelly Reichardt e Alice Rohrwacher: settima volta in concorso a Cannes per Bellocchio, settima volta rimasto a bocca asciutta.
Tre dei quattro film diretti da registe donne sono presenti nel palmares: Atlantique di Mati Diop (prima regista donna di colore in gara nella storia del Festival) si aggiudica il Grand Prix, Céline Sciamma vince il premio per la migliore sceneggiatura grazie a Portrait de la jeune fille en feu, da lei anche diretto, mentre Emily Beecham viene premiata come migliore attrice per Little Joe di Jessica Hausner.
I fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne vincono la Palma per la migliore regia con Le Jeune Ahmed
Il Premio della Giuria viene assegnato in ex-aequo a Les Misérables, opera prima di Ladj Ly, e a Bacurau di Kleber Mendonça Filho e Juliano Dornelles.
Come da previsioni, poi, Antonio Banderas è il miglior interprete maschile grazie a Dolor y Gloria di Pedro Almodóvar, che anche stavolta manca la vittoria della Palma d’Oro.
Il palestinese Elia Suleiman ottiene una menzione speciale dalla giuria per It Must Be Heaven.
La Camera d’Or per la migliore opera prima va a Nuestra Madre di César Díaz, presentato alla Semaine de la Critique.
La Palma d’Oro per il miglior cortometraggio va a The Distance Between Us And The Sky di Vasilis Kekatos.
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