La cambiale

ITALIA 1959
Un industriale, che è ritenuto ricco e invece va a finire in prigione per insolvenza, rilascia a due lestofanti una cambiale da centomila lire. I due la girano al proprietario di una rivendita di tabacchi, che a sua volta la dà al titolare di un negozio di animali domestici. Questi, avendo accertato che il documento non ha praticamente alcun valore, passa la cambiale al suo commesso. Il ragazzo, avendo incontrato una ragazza leggera, si spaccia per principe russo e le dona la cambiale. La donna riesce a raggirare il marito della proprietaria di un negozio di pellicce ed il suo commesso, ai quali lascia la cambiale, ottenendone una magnifica pelliccia. La padrona del negozio impone al marito di recuperare la pelliccia, ma è impossibile perché nel frattempo fra la donna e il commesso si sono stabiliti dei rapporti sentimentali. Per levarsi d'impaccio i due uomini tentano un colpo che non riesce e, per rimediare, si servono della solita cambiale. La proprietaria della pellicceria continua ad agitarsi: per farla tacere il marito le dà ad intendere che la pelliccia è stata pagata in contanti, e che lui con quei soldi ha pagato le tasse. Ma più tardi l'amministrazione delle tasse manda a fare un pignoramento e si scopre la bugia. Nel frattempo la cambiale torna alla pellicceria e la proprietaria se ne serve per recuperare la pelliccia. La donna riporta la cambiale al negozio dei cani, dove il commesso sta per sposare la sorella del principale. La donna restituisce la cambiale, ma in compenso sequestra il vestito della sposa. Allora il padrone del negozio e il commesso si recano dal tabaccaio e si fanno consegnare centomila lire di tabacchi, restituendo la cambiale. Coi tabacchi pagano la donna leggera e ritirano il vestito della sposa, che il commesso potrà portare all'altare.
SCHEDA FILM

Regia: Camillo Mastrocinque

Attori: Totò - Dante Posalaquaglia, Peppino De Filippo - Peppino Posalaquaglia, Aroldo Tieri - Commendator Pier Luigi Bruscatelli, Vittorio Gassman - Michele, il tosacani, Erminio Macario - Tommaso La Candida, Ugo Tognazzi - Alfredo Balzarini, Raimondo Vianello - Olimpio, Giorgia Moll - Maria, Paolo Ferrari - Ottavio, Sylva Koscina - Odette, Lia Zoppelli - Moglie di Alfredo Balzarini, Luigi Pavese - Cav. Temistocle Bisogni, Gina Rovere - Lola Capponi, Toni Ucci - Impresario, Nanda Primavera - Cliente di Michele, Dina Perbellini - Cliente di Michele, Eduardo Passarelli - Il pretore, Giacomo Furia - Il cancelliere, Peppino De Martino - Cameriere investito, Laura Nucci - Altra cliente di Michele, Leonello Zanchi, Pierugo Gragnani, Maria Marchi, Olimpio Gargano, Nada Cortese, Marisa Mantovani, Franca Dominici, Andrea Bosic, Ugo Sasso, Michele Malaspina, Olimpia Cavalli, Jolanda Verdirosi, Renato Navarrini

Soggetto: Vittorio Metz, Roberto Gianviti

Sceneggiatura: Vittorio Metz, Roberto Gianviti, Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi, Luigi Magni, Federico Zardi

Fotografia: Alvaro Mancori, Sandro Mancori - assistente operatore, Guglielmo Mancori - operatore

Musiche: Carlo Innocenzi

Montaggio: Roberto Cinquini

Scenografia: Piero Filippone

Arredamento: Luigi Gervasi

Costumi: Ugo Pericoli

Durata: 91

Colore: B/N

Genere: COMMEDIA

Produzione: JOLLY FILM

Distribuzione: JOLLY, TARABUSI - FONIT CETRA VIDEO, GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE, CECCHI GORI HOME VIDEO

CRITICA
"Gli attori danno spesso l'impressione di recitare a braccio, come se dietro la macchina da presa non ci fosse nessuno a controllarli (...). Totò e Peppino, Tognazzi e Vianello formano coppie talmente affiatate che ormai non sentono più il bisogno di prepararsi. E fanno male. Anche Gassman, stavolta, non trova il ritmo comico giusto." (Ugo Casiraghi, "L'Unità", 20 novembre 1959).

"La trama confusa. la recitazione poco convinta, la regia approssimativa, malgrado l'intervento di valenti attori, rendono il film poco interessante." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 46, 1959)