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Papa Francesco e Martin Scorsese. Un dialogo tra cinema e Fede sbocciato più di dieci anni fa con un incontro in Vaticano, che si è rinnovato nel tempo con varie udienze, proiezioni e dibattiti. E un progetto speciale.
Stiamo parlando di Aldeas (in spagnolo “villaggi, piccole comunità”), una rete comunitaria di scuole cinematografiche nata per coinvolgere gli abitanti degli angoli più poveri della terra a raccontare, tramite il linguaggio del cinema, la loro storia favorendo un senso di aggregazione profondo e duraturo.
Il progetto risale al 2018, quando il pontefice sudamericano ricevette in Vaticano due giovani originari di San Antonio de los Cobres, una piccola cittadina incastonata nelle Ande argentine, nel nord-Ovest del Paese, tristemente nota all’epoca per il primato di suicidi di persone al di sotto dei 35 anni di età: venti l’anno.
Da qui l’idea dei ragazzi di aprire un cinema che funzionasse come punto di ritrovo, di aggregazione, di socialità e di condivisione. Un progetto talmente efficace da riuscire ad azzerare i morti pochi anni dopo.
Su mandato della Chiesa romana e grazie a Scholas Succurentes – fondazione creata proprio da Bergoglio nel 2011, all’epoca Arcivescovo di Buenos Aires per ascoltare le istanze delle giovani generazioni alle prese con la più grave crisi economica e lavorativa della nazione argentina nel XXI secolo – il progetto Aldeas oggi si è ramificato in 190 paesi di tutto il mondo, dall’Indonesia al Senegal all’Italia.
Tanti i progetti cinematografici sviluppati e ancora più in cantiere per una rete che favorisce un “cinema dal basso” che dia possibilità a giovani cineasti di raccontare le storie del loro territorio senza sottostare a finanziamenti e regole dei giganti del mondo audiovisivo.
L’intento di Aldeas è, inoltre, favorire un legame tra i vari villaggi convolti nella realizzazione dei cortometraggi: sul set ogni cittadino e cittadina viene incaricato di una speciale mansione per la realizzazione di un cortometraggio per realizzare “un unico grande film che coinvolga tutti i continenti e anche il papa del Cinema” ha spiegato Ezequiel del Choral, cineasta argentino e co-fondatore del gruppo educativo Scholas Occurrentes il quale ha presentato questo pomeriggio, insieme a Michela Palazzo, il progetto all’Auditorium Conciliazione di Roma, all’interno del programma di Alice nella città.
In cantiere per Aldeas ci sono, come detto, vari progetti e soprattutto un documentario che vedrà la supervisione artistica di Martin Scorsese, il cineasta americano voluto proprio dal pontefice per lo scopo, che si è detto entusiasta di fare il timoniere di un progetto che “onora la memoria del suo pontificato e lo spirito del suo magistero”.
La rete cinematografica, infatti, ha coinvolto numerosi cineasti di fama internazionale ed è arrivata anche a Polizzi Generosa, paese di quasi tremila abitanti in provincia di Palermo, da dove provengono i nonni dell’autore di Taxi Driver.
Proprio Scorsese, cittadino onorario del centro siciliano, si è fatto promotore del progetto promosso da Francesco a margine della sua ultima visita in loco durante la quale gli è stata conferita la cittadinanza onoraria. L’11 ottobre 2024, inoltre, è stato protagonistaall’interno del cinema locale di una masterclass con Giuseppe Tornatore sul senso del cinema e sul suo potere insuperabile di creare una rete e un senso di affratellamento tra persone diverse.
L’incontro avrà ampio spazio nel documentario che ripercorre la missione e la storia della fondazione Aldeas. Il film sarà ultimato e promosso nei prossimi mesi: l’ultimo sogno del “papa del cinema”.