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Maria Esposito in Io sono Rosa Ricci - Foto Sabrina Cirillo
"Mi sono inserita in questo percorso quando la volontà di farne un film era già chiara. Si voleva aggiungere qualcosa ad un mondo molto conosciuto, e amato. L'idea è stata quella di concentrarsi su uno dei personaggi più forti: che cosa ha vissuto quella ragazzina per essere così determinata, forte, consapevole, nella serie? Che cosa ha vissuto prima?"
Lyda Patitucci racconta la genesi di Io sono Rosa Ricci, l’origin story / spin-off dell’universo Mare Fuori oggi in anteprima alla XX Festa del Cinema di Roma in Grand Public, poi dal 30 ottobre nelle sale con 01 distribution.
Protagonista del film, naturalmente, è Maria Esposito: “Rosa Ricci mi ha cambiato la vita, come persona e come attrice. Mi ha dato l'opportunità di farmi conoscere, è un personaggio a cui sarò sempre riconoscente. E questo film mostra la sua vera umanità, spiegando chi è realmente questa ragazza di 15 anni. In comune con lei ho la fragilità e la sensibilità”.
Prodotto da Picomedia con Rai Cinema in collaborazione con Netflix, Io sono Rosa Ricci è scritto da Maurizio Careddu (già coautore della serie insieme all’ideatrice Cristiana Farina) e Luca Infascelli e racconta il personaggio cinque anni prima rispetto ad oggi: Rosa Ricci ha quindici anni e un’eredità ingombrante, è figlia di uno dei boss più temuti della città, Don Salvatore (Raiz). Quando viene rapita da un narcotrafficante intenzionato a colpire suo padre, Rosa si ritrova prigioniera su un’isola remota. Minacciata e costantemente in pericolo, durante la sua prigionia, intraprende però un percorso di crescita e stringe un legame profondo che le darà forza e una nuova consapevolezza.
"L'impianto della serie è molto realistico, anche a livello ambientale. Qui facciamo un ragionamento opposto, sposando il genere al 100% e spostandoci in un non luogo come può essere quell'isola senza nome”, dice ancora la regista, che in merito al tema violenza spiega: “Credo fosse inevitabile inserire Rosa in un contesto di violenza manifesta, anche per spiegare come una ragazzina anche così protetta sia comunque figlia di un padre che le segna già il solco del destino. E per giustificare perché lei poi si presenti con quella dirompenza nella serie”.
Coprotagonista del film è Andrea Arcangeli, nei panni di Victor, il ragazzo che deve tenere d’occhio la prigioniera sull’isola: “Questa storia d'amore apparente tra Rosa e Victor, il suo carceriere, è la storia di due ragazzi a cui è stata tolta parte della loro adolescenza. Perché quel ragazzo è cresciuto in quell'ambiente pur non facendone parte fino in fondo?”.



