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Quando Ivana (Claudia Potenza) versione animalier e compagna di Max Tortora confessa, in un momento di intimità, a Verdone “Lo sai che me sei sempre piaciuto?” E lui: “Maddai, che dici?”, e lei aggiunge “Mi piacciono gli uomini vecchi, più maturi”. Con tempismo perfetto Verdone risponde “Quindi sei attratta da quelli con tremori” e lei: “Old man. Ti chiamerò così” ed echi di Ivano e Jessica, protagonisti tanto amati di Viaggi di nozze fanno capolino.
Intanto, reduce dal caos mediatico del festival di Sanremo (precedente capitolo), Verdone si è preso una pausa di riflessione e da mesi vive a Nizza, talmente rilassato che gira come una persona qualsiasi. Ogni tanto però gli capita di trovare qualcuno che lo riconosce e subito piomba nel ciclone infernale da cui era scappato.
Incomincia così la quarta stagione di Vita da Carlo, prodotta da Luigi e Aurelio De Laurentiis, creata da Verdone, Nicola Guaglianone e Menotti, scritta da Verdone, Pasquale Plastino e Luca Mastrogiovanni e interpretata dallo stesso Verdone che la dirige con Valerio Vestoso, in anteprima alla Festa di Roma (uscirà su Paramount+ il 28 novembre).
Di ritorno a Roma per qualche giorno, viene contattato per un incarico prestigioso, la cattedra di regia al Centro Sperimentale di Cinematografia. Sulle prime la proposta lo lusinga ma le esperienze recenti lo fanno diffidare da ulteriori esposizioni. Finché non scopre che il suo caro amico Sergio Rubini (nei panni di sé stesso) insegna recitazione. Del CSC affiorano nella mente di Carlo tanti bei ricordi di quando era studente (e, ricordiamo, il padre illustre direttore) e la tentazione di formare una nuova generazione di registi ha la meglio.
Intanto la routine famigliare con l’ex moglie (Monica Guerritore) e la figlia (Caterina De Angelis) con un bambino piccolo e fidanzato Chicco (Antonio Bannò) e la storica domestica AnnaMaria (Maria Piato), prosegue tra una gag e l’altra e anche la sfida con Rubini, che inaspettatamente finisce a schiaffoni.
Nel frattempo, Carlo si dedica ai suoi studenti, cercando dii riempire le lacune immense che si portano dietro. Loro replicano con il gender fluid, che tutto è cambiato e Verdone sapientemente schiva gli ostacoli, anche il tentativo meschino di una petizione per portargli via i David di Donatello che ha accumulato nella sua vita. Il mandante, rivela il suo ufficio stampa Rosa Esposito (Giada Benedetti), non lo immaginerebbe mai.
Le sorprese di questa stagione non finiscono qui, c’è un esilarante faccia a faccia con Francesca Fagnani, la conduttrice di Belve, sulla questione dell’omofobia, di cui è stato accusato e per uscire dall’impasse promette a Fagnani e al pubblico dello show che farà uno straordinario mea culpa.
Agli studenti intanto assegna un compito, un lavoro corale in cui ognuno di loro dovrà trattare il tema della solitudine e declinarla in modo spiazzante e originale. Non mancano le guest star tra Alvaro Vitali, Enrico Mentana e Vera Gemma a impreziosire le ultime avventure, che salutiamo già con nostalgia.



