Al cinema

  • Giovedì 3 novembre

L’ombra di Caravaggio di Michele Placido, con Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert (Drammatico, Italia-Francia, 120’). Co-produzione italo-francese, inquadra l’avventurosa, controversa e perfino leggendaria esistenza di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, incarnato da Scamarcio tra ribellione e fede, inquietudine e scandalo, indipendenza e trasgressione. Insomma, una rockstar ante litteram, imbrigliata, se non castrata, nell’Italia del Seicento. Si può eccepire sulla prova, invero carnale, di Scamarcio, si può sanzionare qualche licenza, ehm, poetica, tipo l’irriferibile impropero del pittore con le mani alla cintura, si può stigmatizzare una certa disinvoltura nell’impastare finzione e verità storica, ma è più forte delle proprie debolezze, delle proprie sbavature, in virtù di una cieca convinzione nel registro pop(olare), nello spettacolo largo, nel film per tutti.

Bros di Nicholas Stoller, con Billy Eichner, Luke MacFarlane, Miss Lawrence (Commedia, U.S.A., 115’). La prima commedia romantica di una major su due uomini gay che forse, possibilmente, probabilmente, inciampano verso l'amore. Forse. Sono entrambi molto impegnati. Una commedia intelligente, sensuale e profonda sulla ricerca di sesso, amore e romanticismo con l’aggiunta di un po’ di follia. Dietro c’è anche il genio di Judd Apatow. Nonostante le alte aspettative della distribuzione, la rom-com non sta funzionando al mercato americano.

Il mio vicino Adolf di Leon Prudovsky, con David Hayman, Udo Kier, Olivia Silhavy (Drammatico, Israele-Polonia-Colombia, 96’). In un’isolata e trascurata casetta situata in un imprecisato villaggio sudamericano, vive nella solitudine più luttuosa Marek, l’unico sopravvissuto dei Polsky all’Olocausto. La ben costruita emarginazione viene però infranta dall’arrivo di un enigmatico, per quanto “familiare”, vicino, il signor Herzog. Il carattere scontroso, le fattezze camuffate e l’eccessivo alone di mistero che lo avvolge, inducono Marek a sospettare che egli possa essere il Führer non suicidatosi nel bunker anni prima. Premessa paradossale e buona commistione di temi.

Acqua e anice di Corrado Ceron, con Stefania Sandrelli, Silvia D’Amico, Paolo Rossi (Commedia, Italia, 107’). Un "road movie da balera" che racconta la storia di Olimpia, una leggenda del liscio che a 70 anni suonati decide di rimettere in strada il furgone della sua orchestra: stavolta, però, non si tratta di partire in tournée, ma di intraprendere un viaggio dalle persone che l'hanno amata e nei luoghi che l'hanno resa una star. Con lei, una giovane donna, Maria, timida e impacciata, appena ingaggiata per farle da autista.

Maria e l’amore di Lauriane Escaffre, Yvo Muller, con Karin Viard, Grégory Gadebois, Noée Abita (Commedia, Francia, 93’). Maria è assunta da una ditta di pulizie che le assegna un nuovo incarico. La Scuola di Belle Arti le apre gli orizzonti, e conosce anche il custode che le risveglia il cuore. Lei scrive poesie, non si separa mai dal suo quaderno rosso. La finzione letteraria si fa realtà, l’arte e l’essere creativi danno vita a nuove possibilità. Porta la favola nella routine di tutti i giorni, fa evadere per un’ora e mezza, e rende ancora una volta la capitale francese la culla di ogni passione. Dedicato ai sognatori, a chi non vuole mai darsi per vinto, e a chi nel progresso in fondo scopre qualcosa ancora di piacevolmente antico.

Maria e l'amore © Julien Panié
Maria e l'amore © Julien Panié
Maria e l'amore © Julien Panié

Lo schiaccianoci e il flauto magico di George Gitis (Animazione, Russia-Ungheria, 90’). La storia più romantica di sempre torna sul grande schermo in una nuova veste per tutta la famiglia. Ispirato al grande classico di Alexandre Dumas e con le celebri musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij, il film racconta la storia di Marie, una ragazza che ama danzare ed è molto affezionata ai suoi giocattoli. Alla morte del padre, Marie esprime un desiderio e, come per magia, i suoi amici giocattoli prendono vita e scopre che il suo schiaccianoci è in realtà l’amato principe George.

Santa Lucia di Marco Chiappetta, con Renato Carpentieri, Andrea Renzi, Bianca Maria D'Amato (Drammatico, Italia, 77’). Al cento di quest’opera prima indie c’è Napoli, che si presenta in una versione inedita e senza tempo, quasi onirica e crepuscolare, una città apparentemente deserta. Qui si sviluppa il racconto del ritorno di Roberto, scrittore ormai cieco che dopo molti anni trascorsi a Buenos Aires rientra nella sua città natale per la morte della madre. Insieme, con il fratello Lorenzo, musicista mancato, intraprende un viaggio nella memoria della città della sua infanzia e giovinezza, che non può più vedere, ma solo percepire attraverso i sensi che gli restano, i ricordi e l’immaginazione, alla ricerca del doloroso motivo che lo spinse ad abbandonare la sua città.

Tango con Putin di Vera Krichevskaya (Documentario, G.B.-Germania, 104’). Nel 2008 Natasha Sindeeva è una ricca e ambiziosa 35enne che, per realizzare i suoi sogni di fama e di gloria, decide di fondare a Mosca un canale televisivo indipendente: Dozhd TV – L’emittente dell’ottimismo, poi ribattezzata Rain TV. Natasha non sa niente né di giornalismo né di politica. Libertà di espressione e attivismo per i diritti non fanno parte del suo vocabolario. Eppure, assume giornalisti che si oppongono al regime di Putin e difendono le minoranze LGBTQ. Ben presto la sua creatura diventa un’isola per la libera espressione politica e sessuale e la sua è l’unica emittente libera a sopravvivere nella Russia di Putin. La donna si trova a combattere una guerra tra Verità e Propaganda e a perdere i suoi soldi, rimanendo ostaggio dei suoi sogni.+

Ragazzaccio di Paolo Ruffini, con Alessandro Bisegna, Jenny De Nucci, Beppe Fiorello (Commedia, Italia, 100’). L’ultima fatica di Ruffini, che scrive, dirige e produce questo film, racconta la storia di Mattia, quello che comunemente definiremmo un bullo, ma che dietro la sua durezza cela un mondo fragile, fatto di difficoltà di comunicazione, anaffettività, mancanza di ascolto. Questa è anche la storia di migliaia di ragazzi, che si sono trovati ad affrontare il momento storico più difficile della loro generazione: la prima ondata di una pandemia mondiale, che ha lasciato una risacca invisibile ma lacerante: quella della fragilità emotiva, della solitudine, del disagio sociale, dell’iper-connessione tecnologica, i cui risvolti reali stiamo scoprendo solo recentemente, a molti mesi di distanza.

  • Lunedì 7 novembre

Casco d’oro di Jacques Becker, con Simone Signoret, Serge Reggiani, Claude Dauphin (Drammatico, Francia, 96’). La Cineteca di Bologna riporta in sala, in versione restaurata, uno dei capolavori di Becker. Storia d’un amour fou, del suo esito fatale, del suo contesto a un tempo sordido e splendido, la Parigi malavitosa di fine Ottocento ispirata alle stilizzazioni dell’illustrazione popolare, accesa da uno sfolgorante bianco e nero e dal fuoco dei sentimenti, che siano l’amore, l’amicizia o l’anarchia. Casco d’oro è Simone Signoret, prostituta dall’alta e abbagliante coiffure che manda in rovina l’onesto carpentiere Serge Reggiani, entrambi nell’interpretazione d’una vita.

Una donna sposata
Una donna sposata
Una donna sposata

Una donna sposata di Jean-Luc Godard, con Bernard Noël, Macha Méril, Philippe Leroy (Drammatico, Francia, 98’). Altro restauro della settimana, per soli tre giorni. E un altro capolavoro del cinema francese, firmato dal suo autore più incendiario. Un’occasione per celebrare Godard a poche settimane della scomparsa. La cronaca di 24 ore nella vita di una giovane donna, Charlotte, sposata con un pilota d'aereo. Charlotte ha una relazione extraconiugale con Robert, attore di teatro. La sessualità è al centro del racconto, ma Godard, volendo mantenere una certa pudicizia, inventò una meravigliosa frammentazione del corpo femminile.

Nel nostro cielo un rombo di tuono di Riccardo Milani (Documentario, Italia). Il regista di Come un gatto in tangenziale racconta la parabola di Gigi Riva: un autentico fuoriclasse, esempio di etica incrollabile lungo tutto il corso della sua carriera, che ha dimostrato con forza che non tutto si può comprare. È diventato il simbolo della Sardegna, creando un legame indissolubile con il suo popolo. Il film documenta la sua integrità morale, il coraggio con il quale ha vissuto, i valori che lo hanno guidato fino a diventare una delle figure più positive del calcio italiano.

Munch – Amori, fantasmi e donne vampiro di Michel Mally (Documentario, Italia). Nuovo appuntamento con i film evento dedicati all’arte. Una nuova luce su Edvard Munch, un uomo dal fascino profondo e misterioso, un precursore e un maestro per tutti coloro che vennero dopo di lui. Ma è anche un viaggio attraverso la Norvegia di Munch, alla ricerca delle radici e dell’identità di un artista universale, che ci invita a interrogarci sul tema principale del suo multiforme lavoro: la sua idea di Tempo.

  • Mercoledì 9 novembre

Black Panther – Wakanda Forever di Ryan Coogler, con Angela Bassett, Lupita Nyong’o, Letitia Wright (Cinecomic, U.S.A., 161’). Prodotto da Kevin Feige e Nate Moore, l’action-fantasy targato Marvel Studios torna nel regno del Wakanda, dove emerge una nuova minaccia proveniente da una nazione sottomarina nascosta chiamata Talokan, il cui re è Namor. La Regina Ramonda, Shuri, M'Baku, Okoye e le Dora Milaje lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T'Challa. “Quando abbiamo perso Chad, il lutto è stato riversato nel film. Abbiamo mantenuto la celebrazione del Wakanda e di T’Challa in primo piano, oltre al dolore che ovviamente ne deriva”, promette Feige, in riferimento alla tragica scomparsa di Chadwick Boseman, morto appena quarantatreenne il 29 agosto 2020, che in Black Panther interpretava appunto il protagonista.

Black Panther: Wakanda Forever
Black Panther: Wakanda Forever
Black Panther: Wakanda Forever

In streaming

  • Venerdì 4 novembre

Enola Holmes 2 di Harry Bradbeer, con Millie Bobby Brown, Henry Cavill, David Thewlis (Avventura-giallo, G.B.-U.S.A., 129’). NETFLIX. Fresca del successo del suo primo caso risolto, Enola Holmes decide di seguire le orme del famoso fratello Sherlock e apre la sua agenzia investigativa, scoprendo che la vita da detective a contratto non è priva di problemi. Rassegnata ad accettare la cruda realtà della vita adulta, la giovane sta per chiudere bottega quando una fiammiferaia squattrinata le offre il suo primo vero incarico: ritrovare la sorella scomparsa. Ma il caso è più complesso del previsto ed Enola si ritrova in un mondo pieno di pericoli: dalle sinistre fabbriche e i vivaci locali londinesi all'alta società fino al 221B di Baker Street. Davanti a un pericoloso complotto, Enola chiede l'aiuto degli amici e anche del fratello per andare a fondo del mistero.

Causeaway di Lila Neugebauer, con Jennifer Lawrenc, Brian Tyree Henry, Linda Emond (Drammatico, U.S.A., 92’). APPLE TV+. I traumi psicologici e fisici dei soldati di ritorno dalle guerre, ma anche le difficoltà, le incomprensioni e le sofferenze che sembrano aver segnato le loro vite precedenti, spingendoli ad arruolarsi e partire per mete lontane, dove i conflitti armati sono cruenti e il futuro incerto e pericoloso. La storia di un'amicizia non semplice, ma tenera e reale, sullo sfondo di un'inedita New Orleans. In concorso alla Festa di Roma, restituisce a due anime ferite la possibilità di un ponte (evocato dal titolo) sul quale incontrarsi e attraverso il quale tentare di riposizionare le proprie esistenze, svicolando bene dal rischio di scene madri e abuso di didascalie. Dramma arthouse targato A24 adatto al mercato della piattaforma, coniugando lo spirito indie e il coinvolgimento della diva Lawrence (in odore di premi).

My Policeman di Michael Grandage, con Harry Styles, Emma Corrin, David Dawson (Drammatico, U.S.A., 113’). PRIME VIDEO. Dal romanzo di Bethan Roberts. Nella Brighton degli anni Cinquanta, il poliziotto Tom sposa la maestra Marion per tenere nascosta la propria omosessualità e la sua relazione con Patrick, il curatore di un museo. Il segreto che condividono minaccia di rovinarli tutti.