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Maurizio Nichetti
Arriva a Bologna per ritirare il premio alla carriera di Biografilm – in programma a Bologna dal 6 al 16 giugno, con la direzione artistica di Chiara Liberti e Massimo Benvegnù – Maurizio Nichetti, regista, sceneggiatore, produttore, attore, mimo, vincitore di un David di Donatello e tre Nastri d'argento, esploso nel 1979 con Ratataplan, opera prima low budget divenuta cult.
A Biografilm in anteprima mondiale il documentario su di lui, Nichetti quantestorie di Stefano Oddi. Il film ripercorre le tappe fondamentali della carriera del regista e attore milanese, dopo il suo ritorno dietro la macchina da presa con il recente Amichemai, primo film a vent’anni di distanza dall’ultima regia. Attraverso materiali d’archivio, spezzoni dai suoi film e testimonianze personali, il film racconta un autore capace di rivoluzionare il linguaggio cinematografico con ironia, tecniche innovative e un tocco surreale. Un viaggio nel cuore di un cinema visionario, poetico e inconfondibile, tra fiaba, realtà e sperimentazione.
Il Celebration of Lives Award a Maurizio Nichetti, figura trasversale del cinema italiano, si inserisce in un'edizione in cui Biografilm vuole celebrare la narrazione italiana, con più di 20 documentari di produzione nazionale nelle varie sezioni. Le proposte di film di produzione italiana arrivate sono state così numerose e di qualità che la sezione Biografilm Italia è stata reintrodotta, per dare visibilità alla grande varietà di proposte che difficilmente avrebbero avuto lo spazio adeguato nel Concorso Internazionale, come inizialmente previsto. Per il 2025, si è rivelata più che mai necessaria una sezione dedicata per mettere in risalto opere meritevoli di attenzione, promozione e sostegno.
Ha dichiarato Massimo Benvegnù, co-direttore artistico di Biografilm: “Nell’ultimo anno, a causa delle note problematiche legate ai fondi pubblici e a scelte governative questionabili, il cinema italiano ha vissuto un periodo drammatico per quanto riguarda la produzione. Nonostante questo, tantissimi autori sono riusciti a consegnarci i loro lavori, da cui abbiamo potuto scegliere più di una ventina di ottimi titoli per l’edizione di quest’anno. Che sia un auspicio per un pronto ritorno alla piena attività a livello nazionale, oltre che al mantenimento degli altissimi standard produttivi ormai raggiunti a livello locale.”
Nella stessa direzione va la scelta della presidente della Giuria Internazionale, Francesca Andreoli, vincitrice ai David di Donatello del premio Migliore Produttore per Vermiglio di Maura Delpero, film che ha trionfato ai David con ben sette statuette, tra cui Miglior Film, Migliore Regia e Miglior Sceneggiatura. Riconoscimenti importanti perché per la prima volta, nella storia dei David di Donatello, il premio va a una donna regista. Francesca Andreoli ha prodotto film acclamati e selezionati dai maggiori festival come Cannes, Berlino e Venezia, tra gli altri Lazzaro felice, L’intrusa e Per Lucio. Figura di spicco e talento dell’Emilia Romagna, ha iniziato la sua carriera alla Cineteca di Bologna. È cofondatrice della società di produzione Cinedora.