“L’istruzione è il primo baluardo in una società evoluta, se non c’è la scuola, non c’è una società evoluta”. A parlare è Luisa Ranieri che in La preside, la nuova serie prodotta da Bibi Film Tv e Zocotoco, in collaborazione con Rai Fiction, presentata alla Festa del Cinema di Roma in coproduzione con Alice nella Città e prossimamente in onda in prima serata su Rai 1, interpreta una dirigente scolastica appassionata e combattiva: Eugenia Liguori. Alla guida di una scuola di Caivano, a Napoli, esattamente l’Istituto Anna Maria Ortense immersa in un contesto difficile, un luogo segnato dall’abbandono scolastico e circondato dal degrado in una delle piazze di spaccio più grani d’Europa.

“Questo non è un biopic- racconta Luisa Ranieri-. Ma una storia liberamente ispirata a questo grandissimo personaggio. Volevamo ampliare e parlate di temi che ci riguardano, non solo della criminalità a Napoli, ma anche della gente perbene che silenziosamente fa bene il proprio lavoro: professori abbandonati e sottopagati che hanno la missione più importante in uno Stato ovvero l’istruzione”.

E Luca Zingaretti, che ha scritto questa serie insieme a Cristiana Farina e Maurizio Careddu, dice: “Ho visto un documentario di Domenico Iannacone, Che ci faccio qui (prodotto dalla Rai), che raccontava la storia di questa donna, una storia meravigliosa di forza, dolore, fatica, anche un po’ folle e di una mancanza di paura totale. Lei crede a un ideale fino in fondo in una situazione come quella di Caivano dove c’è un degrado dovuto a una poca presenza dello Stato, un territorio abitato da tantissime persone perbene che vivono onestamente e che purtroppo hanno legato la loro fama a una malavita molto potente. Era una storia che meritava di essere raccontata. Sui titoli di coda del documentario ero già al telefono per parlare questa preside. Una persona schiva che però non ha arretrato di fronte a niente in una scuola molto sgarrupata che ora somiglia a un college svizzero. Luca Miniero è un regista che l’ha saputa raccontare e poi c’è Luisa che qui è davvero molto ispirata”.

E il regista commenta: “L’energia è l’unica possibilità per cambiare le cose. Abbiamo girato nella Napoli Est in un posto molto vicino a Caivano”. Opera realizzata con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo, prodotta da Angelo Barbagallo e Luca Zingaretti.

Conclude la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati: “La scuola è la nostra prima arena, il nostro primo grande luogo di ritrovo dell’amore, delle amicizie e anche dei contrasti. La scuola ci trasforma, passiamo un tempo enorme lì dentro e è un punto ineludibile della nostra educazione, del nostro mondo, della nostra crescita e della trasformazione del paese. Questa è una storia molto bella perché è una storia vera, una proposta che abbiamo accolto subito. È un grande tributo a un paese che può cambiare e che non può arrendersi alle inciviltà e all’arretramento”.