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Natale senza Babbo
Natale si avvicina e ovviamente arriva l’ennesimo film natalizio. Ma con una grande novità (si fa per dire): senza Babbo, o meglio con un Babbo Natale (Alessandro Gassmann) in piena crisi esistenziale e con famiglia al seguito (altra “grande” innovazione rispetto alla tradizione). Al suo fianco sua moglie Margaret, interpretata da Luisa Ranieri, una donna sempre pronta a supportarlo in quanto prescelto eletto dal mondo magico.
Coprodotta da Amazon MGM Studios con Gaumont Italia, diretta da Stefano Cipriani (Mio fratello rincorre i dinosauri) e scritta da Michela Andreozzi (vi recita anche in una piccola parte) con la collaborazione di Filippo Macchiusi, disponibile in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo dal 28 novembre, questa commedia natalizia è davvero un mischione di temi anche seri, ma sempre lasciati in superficie.
Dall’emancipazione femminile perché “il Natale non può essere una prerogativa maschile” ai messaggi anti guerra infilati en passant, qua e là, tra battute tipo “quanti bambini sotto le bombe in questo momento riescono a mandare una letterina? Zero” e cappotti con i simboli della pace. E poi ancora: il consumismo e sprazzi addirittura di geopolitica natalizia con un Diego Abatantuono (ricordiamo che lui stesso aveva precedentemente preso le vesti di Santa Claus nell’altrettanto poco riuscito film di Alessandro Genovesi: 10 giorni con Babbo Natale), qui nel ruolo di un esperto in terapie di recupero di Santa Claus in difficoltà, vestito da Che Guevara con l’orsacchiotto al posto della stella.


Natale senza Babbo
(Serena Lonigro)Non solo ci sono anche una Befana sexy (Caterina Murino) con un bel toy boy e una Santa Lucia, interpretata da Valentina Romani, forse l’unica vera novità nel genere natalizio, che però aggiunge quel pizzico di horror al film che lo rende inadatto pure per i più piccini (geniale). Insomma una serie di “amici del Natale” (magari ci fosse solo un pizzico di quell’umorismo dei “pionieri” natalizi di Una battaglia dopo l’altra di Paul Thomas Anderson) popolano questa commedia.
Alla base di tutta l’operazione sicuramente un buon budget che ha permesso al regista di fare un ampio uso di diversi effetti speciali, creando così sia la slitta che l’iceberg vagante per i mari del nord, metà sottomarino, che ospita il mondo magico. Magie che non sono sufficienti per risollevare un film che non fa né ridere, né riflettere, ma ci fa invece avvicinare a quel che prova all’inizio Alessandro Gassmann quando in terapia di coppia davanti alla psicologa, interpretata da Angela Finocchiaro (sicuramente il personaggio più divertente) dice: “Il Natale mi deprime”. Ecco alla fine della visione siamo depressi anche noi spettatori (e non per il Natale) o ci si rigirano gli occhi come Santa Lucia.



