Anatomia di una caduta trionfa alla 49a edizione dei César, i principali riconoscimenti del cinema francese. Il film, già vincitore della Palma d’Oro e candidato a 5 Oscar, riceve sei trofei: film, regia (Justine Triet è la seconda donna nella storia del premio a vincere nella categoria: la prima fu Tonie Marshall nel 2000), attrice (Sandra Hüller), attore non protagonista (Swann Arlaud), sceneggiatura originale (scritta dalla stessa Triet e da Arthur Harari), montaggio (Laurent Sénéchal, anche lui in corsa per l’Oscar).

The Animal Kingdom, che partiva con il maggior numero di nomination (12), si deve accontentare di cinque allori: fotografia, costumi, effetti visivi, sonoro e musiche, premio quest’ultimo conferito al cantautore italiano Andrea Laszlo De Simone. Non è l’unica presenza di casa nostra nel palmarès dell’annata: c’è anche Chiara Malta, regista insieme a Sébastien Laudenbach del Cèsar per il miglior film d’animazione, Linda e il pollo. Niente da fare per il terzo candidato italiano, Rapito di Marco Bellocchio, sconfitto nella gara per il miglior film straniero dall’outsider canadese La natura dell’amore di Monia Chokri, che s’impone anche sui più quotati Oppenheimer, Foglie al vento e Perfect Days.

Arieh Worthalter vince a sorpresa come miglior attore per Le Procès Goldman, Adèle Exarchopoulos trionfa nella categoria della miglior attrice non protagonista Je verrai toujours vos visages a dieci anni dalla vittoria come rivelazione femminile per La vita di Adéle. Raphaël Quenard per Chien de la casse e Ella Rumpf per Le Théorème de Marguerite sono le rivelazioni dell’anno. Christopher Nolan ha ricevuto il Cèsar d’onore, così come Agnès Jaoui, che nell’accettare il premio ha improvvisato un divertente numero musicale e ha commosso la platea ricordando lo scomparso Jean-Pierre Bacri, suo storico partner professionale.

La 49a edizione dei César arriva in un momento particolarmente caldo per il cinema d’oltralpe, con alcuni registi travolti da denunce di violenze sessuali. Quello che è stato ribattezzato il #MeToo francese è arrivato sul palco con il commosso discorso di Judith Godrèche, grande accusatrice di Benoît Jaquoit (con cui ebbe una relazione quando lei aveva 14 anni e lui 39) e Jacques Doillon (che nel 1989 avrebbe approfittato dell’attrice sul set di La Fille de 15 ans). L’intervento di Godrèche, esplicito e senza mezzi termini, rappresenta un punto di svolta per la storia dei César, a quattro anni dalle proteste di alcune cineaste contro la vittoria di Roman Polanski, e che arriva mentre Gérard Depardieu continua ad accumulare denunce e anche il compianto Alain Corneau viene accusato di cattiva condotta sessuale.

Ma non c’è solo il #MeToo: sul palco del César piomba anche il conflitto tra Israele e Palestina. In molti si sono presentati con una spilla rossa in segno di sostegno ai palestinesi e la regista Kaouther Ben Hania (vincitrice per il miglior documentario), il miglior attore Arieh Worthalter e Gala Hernández López (autrice del miglior corto doc), nei rispettivi discorsi di accettazione, hanno chiesto il cessate il fuoco a Gaza.

MIGLIOR FILM

MIGLIOR REGIA

  • Justine Triet – Anatomia di una caduta

MIGLIOR ATTORE

MIGLIOR ATTRICE

  • Sandra Hüller – Anatomia di una caduta

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

  • Swann Arlaud – Anatomia di una caduta

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

  • Adèle Exarchopoulos – Je verrai toujours vos visages

RIVELAZIONE MASCHILE

  • Raphaël Quenard – Chien de la casse

RIVELAZIONE FEMMINILE

  • Ella Rumpf – Le Théorème de Marguerite

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE

  • Justine Triet e Arthur Harari – Anatomia di una caduta

MIGLIOR ADATTAMENTO

  • Valérie Donzelli e Audrey Diwan – L'Amour et les Forêts

MIGLIOR COLONNA SONORA

MIGLIOR SUONO

  • Fabrice Osinski, Raphaël Sohier, Matthieu Fichet e Niels Barletta – The Animal Kingdom

MIGLIOR FOTOGRAFIA

  • David Cailley – The Animal Kingdom

MIGLIOR MONTAGGIO

  • Laurent Sénéchal – Anatomia di una caduta

MIGLIORI COSTUMI

  • Ariane Daurat – The Animal Kingdom

MIGLIOR SCENOGRAFIA

  • Stéphane Taillasson – I tre moschettieri: D'Artagnan e I tre moschettieri: Milady

MIGLIORI EFFETTI VISIVI

  • Cyrille Bonjean, Bruno Sommier et Jean-Louis Autret – The Animal Kingdom

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D’ANIMAZIONE

  • Été 96

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

  • L'Attente

miglior corto documentario

  • La Mécanique des fluides

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

  • Linda e il pollo

MIGLIOR DOCUMENTARIO

MIGLIOR OPERA PRIMA

  • Chien de la casse

MIGLIOR FILM STRANIERO

César d’onore

  • Christopher Nolan
  • Agnès Jaoui