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RIP, acronimo di Riposa in Pace, questo il titolo. Peccato che Leonardo (Augusto Fornari), autore di necrologi cinico e solitario, deluso dalla vita e privo di slanci emotivi, sembra essere già un morto che cammina, ma da vivo. Per fortuna lo riporteranno in vita un gruppo di bizzarri fantasmi davvero vivaci, interpretati da Giulia Michelini e Nina Pons.
Tra queste presenze spettrali anche il fantasma di suo padre, interpretato da Valerio Morigi, un uomo giovane e carismatico, completamente diverso da come era quando era sulla terra ovvero freddo e distaccato. E proprio lui, insieme alle due fantasmine, aiuterà Leonardo a prendere in mano la sua vita, non lasciandosi attraversare dalle cose, ritrovando il desiderio (“chi smette di guardare il cielo si perderà sulla terra”) e lanciandosi verso l’amore (Caterina Gabanella).
Presentata ad Alice nella Città, ora in sala con Filmclub Distribuzione, questa commedia, lungometraggio d’esordio di Alessandro D’Ambrosi e Santa de Santis sul tema della morte e sul coraggio di vivere il proprio presente, condita dalla colonna sonora inedita di Daniele Silvestri e Klangore Factor, è a tratti poetica e sicuramente vale la pena di vederla (o per dirla come nel film: “Vale sempre la pena di trovare il tempo di perdere tempo”) anche solo per l’interpretazione di Augusto Fornari, esilarante nel mostrare il momento in cui i tre fantasmi entrano nel suo corpo mentre esce dal cimitero.
Tra personaggi solitari, emarginati e incompresi, fallibili e impreparati, attraverso scene oniriche, satiriche e surreali (molte in una Roma notturna tra il Colosseo e la Fontana di Trevi con omaggio palese a La Dolce Vita) e la creazione di un mondo fantastico non affidato unicamente alla computer grafica, ma frutto di un approccio artigianale e posto in essere durante le riprese, dal sapore fiabesco e teatrale, e di una progettazione e realizzazione in digitale con tecniche di compositing 3D, questa ghost story all’italiana, sebbene un po’ imperfetta e pur con i suoi limiti, riesce a distinguersi nel panorama del cinema italiano. Buona la prima.
