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My Daughether's Hair
My Daughter’s Hair di Hesam Farahmand è il miglior film della XXIII edizione di Alice nella Città. Il riconoscimento è stato assegnato da una giuria di 35 ragazzi di età compresa tra i 16 e 19 anni. A ritirare il riconoscimento il produttore Saeid Khaninamaghi e la giovane protagonista Ghazal Shakeri. “Una storia di differenze sociali e instabilità economica, in cui non esiste una morale netta e definita, ed ogni gesto d’amore ha un prezzo da pagare” si legge nella motivazione. “L’eccellente interpretazione di Shahab Hosseini, le ottime performance del resto del cast, unite a una costruzione narrativa riuscitissima, permettono allo spettatore di immedesimarsi nel dramma profondo di ogni singolo personaggio”.
Una menzione speciale è stata assegnata a La piccola Amélie di Liane-Cho Han e Maïlys Vallade: “Un racconto universale e intergenerazionale – si legge nella motivazione – unito a uno stile evocativo che tocca le corde più profonde del nostro cuore. Un film capace di restituirci il carattere fondante della nostra identità, ovvero la capacità di trattenere la bellezza e farla rivivere in noi attraverso la lente del ricordo”.
L’Associazione U.N.I.T.A. ha scelto Anemone di Ronan Day-Lewis come miglior opera prima. “Ronan Day-Lewis ha realizzato un film audace, onirico, immersivo e dirompente, che dimostra una complessità e una completezza inusuali da riscontrare in un’opera prima. L’esperienza da pittore di Ronan è fondamentale per dare vita a un'atmosfera totalizzante, resa tale anche dal sonoro” si legge nella motivazione. “Non di minore impatto è il glorioso ritorno sulla scena di Daniel Day-Lewis, che interpreta un personaggio il cui passato non lo ha mai abbandonato. Un passato segnato dal trauma della guerra, degli abusi e dall'assenza di un padre, i cui errori decide di non replicare.


Daniel Day-Lewis e il figlio Ronan alla premiere romana di Anemone (2025) - Foto Giulia Parmigiani
A 2 cuori e 2 capanne di Massimiliano Bruno va il premio del pubblico al Miglior Film del Panorama Italia. Due riconoscimenti a Adalgisa Manfrida, miglior giovane interprete per il film Ultimo schiaffo. Il premio RB Casting è assegnato da una giuria composta da Francesca Borromeo (casting director), Ines Vasiljević (produttrice), Giorgia Vitale (agente) e omaggia “un’interprete dotata di un sottile strumento attoriale, capace di coniugare una sorprendente spontaneità con un controllo scenico maturo e ben strutturato, che ci ha regalato momenti di puro divertimento nei toni brillanti e ci ha profondamente toccato nei passaggi più intimi e dolorosi”. Il Premio U.N.I.T.A. Under 35, invece, sottolinea “la sensibilità e l'intelligenza attoriale, sottile e ironica, per l'intensa fierezza che ha donato al suo personaggio, rompendo schemi e confini della quarta parete; l'energia contagiosa che emana da tutto il suo lavoro”.
Il premio per il miglior corto internazionale va a Rage di Fran Moreno Blanco e Santi Pujol Amat. La giuria composta dal regista Kenneth Lonergan (Presidente), dalla sceneggiatrice Francesca Serafini e dall’attrice e regista Alissa Jung lo motiva così: “Due autori che a dispetto della giovanissima età mostrano un totale controllo e grande consapevolezza nel loro modo di scrivere e di girare. Abbiamo molto apprezzato la delicatezza con cui quella “furia”, che dà il titolo alla loro storia e crea da subito tensione narrativa, si esprima solo attraverso una struggente richiesta d’amore da parte da parte di Eric. Un personaggio che viene seguito nella sua fuga e il suo ritorno a casa con sapienti movimenti di macchina, senza alcun compiacimento. I due registi riescono a caratterizzarlo anche nelle sue dinamiche famigliari con profondità e verità. Una verità che commuove e che lascia ben sperare per il loro futuro di cineasti e per le sorti del cinema in generale che gli unici effetti speciali di cui ha davvero bisogno sono quelli che si nascondono dentro i personaggi quando si ha la curiosità di mettersi al loro ascolto”.
Il premio Raffaella Fioretta per il miglior corto del Panorama Italia a Bratiska di Gregorio Mattiocco. È assegnato da una giuria composta di registi Riccardo Milani (Presidente onorario), Maria Sole Tognazzi, Fabio Mollo, Paolo Strippoli e avrà un riconoscimento di 3.000 euro che andrà al regista. La motivazione sottolinea “una scrittura consapevole della forma del cortometraggio, capace di centrare, in perfetto equilibrio tra commedia di formazione e dramma sociale, un tono che ricorda il miglior cinema di Ken Loach; una regia attenta al lavoro con gli attori, diretti senza sbavature di maniera, che tradisce una passione necessaria per i personaggi del proprio racconto”. Menzioni speciali a Astronauta di Giorgio Giampà e Fiori cadono di Ludovica Galletta. A Bratiska anche il premio Rai Cinema Channel, assegnato da una giuria di studenti RUFA coordinata da Rai Cinema a uno dei corti italiani provenienti dalle diverse categorie dal programma Panorama Italia.
Il premio Onde Corte assegnato dal pubblico va a Tempi supplementari di Matteo Memè, il premio Onde Corte Academy a Mix Estate ’83 di Cristian Vassallo, studente di NABA, Nuova Accademia di Belle Art. Il premio Premiere Film a Il velo di Cristian Patanè, attribuito al miglior cortometraggio senza distribuzione festivaliera che vincerà un anno di distribuzione gratuita in tutto il mondo.
Il premio Impresa Under 35 è stato assegnato a Bagarre di Sarah Narduccidi Gregorio Mattiocco. Il premio Andromeda Film, che prevede un contributo economico di € 5.000, a Ciao Varsavia di Diletta Di Nicolantonio. Il premio Notorious, rivolto a giovani sceneggiatori under 35 e suddiviso in due categorie (Notorious Movies dedicata a concept per lungometraggi e Notorious Series dedicata a concept per serie televisive), consistente in un incarico di sviluppo del concept, va a Lorenzo Garofalo per la categoria Miglior Soggetto di Film e Chiara Biava per la categoria Miglior Concept di Serie.
