LO SCATENATO

ITALIA 1967
Bob è un divo della pubblicità; i suoi show sono ammiratissimi e le maggiori ditte industriali se lo contendono, quando un giorno, durante una ripresa, un cagnolino gli si accosta e gli fa un bisognino sugli smaglianti pantaloni bianchi. E' l'inizio di una vera e propria persecuzione: il giorno dopo, mentre Bob in un prato sta esaltando un famoso prodotto di carne in scatola, è caricato da un toro; poi api e formiche interrompono altre volte il suo lavoro; poi ancora altri tipi di animali lo faranno oggetto delle loro molestie. Stando così le cose, Bob rimane senza lavoro, ma a questo punto il dramma si trasforma in tragedia: una mosca diventa la più perfida e la più assurda tormentatrice dell'ex divo, per il quale non esiste luogo ove poter sfuggire ai continui attacchi dell'insetto. Bob riuscirà a uccidere la mosca ma la sua non è che una vittoria di Pirro. Il suo sistema nervoso e il suo equilibrio psichico sono ormai rovinati. Bob si reca al giardino zoologico per cercare una spiegazione in un grottesco colloquio con l'orango, la bestia più vicina all'uomo. L'orango uscirà dalla gabbia e Bob finirà al suo posto a mangiare noccioline.
SCHEDA FILM

Regia: Franco Indovina

Attori: Vittorio Gassman - Bob Chiaramonte, Gila Golan - Una Signora, Claudio Gora - Ministro, Jacques Herlin - Dottore Tedesco, Martha Hyer - Luisa Chiaramonte, Giovanni Ivan Scratuglia - Un Modello, Massimo Serato - Tony, Karim Skorreso - Ragazza Della Pubblicita', Giuseppe Chinnici, Gigi Proietti - Truccatore, Steffen Zacharias, Mario Cecchi Gori - Un Pubblicitario, Aldo Tonti - Regista, Piero Vida, Carmelo Bene - Un Prete

Soggetto: Luigi Malerba, Franco Indovina, Tonino Guerra

Sceneggiatura: Franco Indovina, Tonino Guerra, Luigi Malerba

Fotografia: Aldo Tonti

Musiche: Luis Enríquez Bacalov

Montaggio: Marcello Malvestito

Scenografia: Pier Luigi Pizzi

Durata: 93

Colore: C

Genere: COMICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: TECHNICOLOR

Produzione: MARIO CECCHI GORI PER FAIR FILM

Distribuzione: TITANUS

CRITICA
"Da uno scombiccherato soggetto di quel mattacchione di Tonino Guerra una commedia grottesca, surreale, pretenziosa e noiosissima con un Gassman insopportabilmente su di giri. Se l'avessero fatto Antonioni o Ferreri la critica avrebbe gridato al miracolo. Il regista era invece il povero Franco Indovina, il fidanzato di Soraya inabissatosi nel disastro aereo di Runta Raisi. Eallora pollice verso". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 5 luglio 2000)