La grande guerra

ITALIA 1959
Il piantone romano Oreste Jacovacci ha promesso al coscritto milanese Giovanni Busacca di farlo riformare dietro compenso; ma Giovanni è fatto abile e, ormai in divisa, cerca Oreste per dargli una lezione. Tuttavia quando si ritrovano, i due diventano amici e finiscono insieme a Tigliano, un piccolo paese nelle retrovie, dove attendono, di giorno in giorno, di essere mandati al fronte. Nel frattempo Giovanni, avendo incontrato Costantine, una ragazza di facili costumi, si concede qualche distrazione, ma alla fine si trova alleggerito del portafoglio. Giunge il giorno temuto: Giovanni ed Oreste sono mandati al fronte, dove fanno conoscenza di nuovi commilitoni: il tenente ex professore di ginnastica, il soldatino che spasima per Lyda Borelli, il cappellano Bonoglia. Viene il Natale, festeggiato alla meglio; passa l'inverno, si annuncia la primavera; riprendono più vivaci i combattimenti. Oreste e Giovanni, mentre sono di pattuglia, incontrano un soldato austriaco: potrebbero ucciderlo, ma non si sentono di farlo. Poi inizia la battaglia: morti e feriti, attacchi e contrattacchi. Oreste e Giovanni sono incaricati di portare un messaggio, ma mentre si dispongono al ritorno si trovano separati dal loro gruppo. Per ripararsi dal freddo indossano cappotti nemici: scoperti dagli austriaci, vengono considerati spie. Potrebbero salvarsi se consentissero a fornire informazioni sulla missione di cui erano incaricati. Dapprima i due esitano e sono quasi disposti a transigere con la coscienza ma di fronte all'arroganza dell'ufficiale che li interroga, Giovanni rifiuta di parlare e viene fucilato. Oreste segue il suo esempio e subisce la stessa sorte. Il loro sacrificio non è inutile: i loro compagni sono all'attacco e la vittoria non è lontana.
SCHEDA FILM

Regia: Mario Monicelli

Attori: Alberto Sordi - Oreste Jacovacci, Vittorio Gassman - Giovanni Busacca, Silvana Mangano - Costantina, la prostituta, Folco Lulli - Bordin, Bernard Blier - Cap. Castelli, detto "Bollo Tondo", Romolo Valli - Ten. Gallina, Livio Lorenzon - Serg. Battiferri, Nicola Arigliano - Giardino, Tiberio Murgia - Rosario Nicotra, Mario Valdemarin - Sottotenente Loquenzi, Achille Compagnoni - Il cappellano, Geronimo Meynier - Il portaordini, Vittorio Sanipoli - Magg. Venturi, Carlo D'Angelo - Ferri, cap. degli arditi, Ferruccio Amendola - Deconcini, Marcello Giorda - Generale, Elsa Vazzoler - Moglie di Bordin, Guido Celano - Ufficiale di Stato Maggiore, Gérard Herter - Cap. austriaco, Luigi Fainelli - Giacomazzi, Tiberio Mitri - Mandich, Leandro Punturi - Il bambino, Mario Frera, Gianni Baghino, Mario Colli, Mario Feliciani, Edda Ferronao, Gian Luigi Polidoro, Mario Mazza

Soggetto: Age , Furio Scarpelli, Luciano Vincenzoni, Mario Monicelli

Sceneggiatura: Age , Furio Scarpelli, Luciano Vincenzoni, Mario Monicelli

Fotografia: Giuseppe Rotunno, Roberto Gerardi - sequenze finali, Leonida Barboni - sequenze finali, Silvano Ippoliti - operatore

Musiche: Nino Rota

Montaggio: Adriana Novelli

Scenografia: Mario Garbuglia, Andrea Crisanti - secondo assistente

Costumi: Danilo Donati

Durata: 129

Colore: B/N

Genere: GUERRA DRAMMATICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM, CINEMASCOPE

Tratto da: ispirato al racconto "Due eroi" (1955) di Luciano Vincenzoni

Produzione: DINO DE LAURENTIIS CINEMATOGRAFICA (ROMA) - GRAY-FILM (PARIGI)

Distribuzione: DE LAURENTIIS - DOMOVIDEO, RICORDI VIDEO, BMG VIDEO, L'UNITA' VIDEO (PARADE)

NOTE
- IL FILM E' STATO GIRATO IN FRIULI, A VENZONE, SELLA SANT'AGNESE (SOPRA OSPEDALETTO), PALMANOVA E NESPOLEDO DI LESTIZZA. NEL 2004 SUI LUOGHI DELLE RIPRESE CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE E' STATO GIRATO UN DOCUMENTARIO DAL TITOLO "I SENTIERI DELLA GLORIA" CHE VEDE IL REGISTA E LO SCENOGRAFO TORNARE NEGLI STESSI POSTI A 45 ANNI DI DISTANZA. - LEONE D'ORO ALLA MOSTRA DI VENEZIA 1959 EX-AEQUO CON "IL GENERALE DELLA ROVERE" DI ROBERTO ROSSELLINI. - NASTRO D'ARGENTO 1960 AD ALBERTO SORDI E ALLO SCENOGRAFO MARIO GARBUGLIA. - DAVID DI DONATELLO 1960 A VITTORIO GASSMAN E ALBERTO SORDI E AL PRODUTTORE DINO DE LAURENTIIS. - IL FILM E' STATO RESTAURATO NEL 2009 DA CSC - CINETECA NAZIONALE, AURELIO DE LAURENTIIS. - LA VERSIONE RESTAURATA E' STATA PRESENTATA ALLA 66. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2009) NELLA SEZIONE "QUESTI FANTASMI 2" COME FILM DI PREAPERTURA. - IN PROGRAMMAZIONE ALLA XIII EDIZIONE DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2018), NELLA SEZIONE 'OMAGGI E RESTAURI'.
CRITICA
"Va detto che Sordi, Gassman e una bravissima Silvana Mangano, ben diretti, offrono splendidi saggi recitativi e che la morbida fotografia di Rrotunno, da stampa grigiastra, ottiene magici risultati. Naturalmente persistono molti lati negativi, il deteriore bozzettismo paesano (...) molte pagine di facile effetto, il frammentarismo che non crea il quadro completo ma il risultato finale resta più che notevole". (Mario Bianchi, "Ferrania", 11, 1959). "In fondo non era un film dissacratore, non era un film così tanto antimilitarista, ma un film che proponeva un esempio di patriottismo con buon senso, un patriottismo della gente semplice, che diventa eroica quando ce n'è bisogno. Eroi se è il caso; eroi per caso; eroi del caso." (Oreste De Fornari nel documentario 'I sentieri della gloria', vedi scheda).