Ferruccio Amendola

TORINO, 22 luglio, 1930

ROMA, 3 settembre, 2001

Attore, ma soprattutto voce italiana di alcuni dei più importanti attori di Hollywood. Ha prestato la sua inconfondibile voce a Dustin Hoffman in 'Kramer contro Kramer', 'Un uomo da marciapiede', 'Il piccolo grande uomo' e 'Tootsie', Sylvester Stallone nelle serie di 'Rocky' e quella di 'Rambo', Robert De Niro in 'Taxi Driver', 'Toro scatenato' e 'Il cacciatore', Al Pacino in 'Serpico' e Mickey Rourke ma anche agli italiani Maurizio Arena e Tomas Milian. Figlio e nipote di attori (suo padre era il regista cinematografico Pietro), Amendola aveva iniziato la carriera da doppiatore prestando la voce al bambino di 'Roma città aperta' seguendo i consigli della nonna, sua prima insegnante di dizione. Alla professione di doppiatore si era poi dedicato a 27 anni, lavorando sia in teatro con Walter Chiari sia sul grande schermo. Oltre che voce, infatti, Amendola è stato anche un volto del cinema italiano. Ne 'La grande guerra' di Mario Monicelli, la sua interpretazione più importante, è stato il soldato De Concini, nome preso in prestito allo sceneggiatore Ennio. Fra gli altri film interpretati 'Viaggio di nozze all'italiana', 'Riderà', 'Chissà perché capitano tutte a me', 'Il ladro di Damasco' e 'Cuore matto'. A dispetto della lunga carriera, iniziata nel 1942 con 'Gian Burrasca', aveva però conosciuto la popolarità con la fiction e la pubblicità per il piccolo schermo. Aveva iniziato con 'Storie d'amore e d'amicizia' di Franco Rossi, è stato il portinaio Pietro innamorato di Maria Fiore in 'Quei trentasei gradini', il barbiere Ulisse in 'Little Roma', il dottor Aiace in 'Pronto Soccorso'. Tutti uomini burberi dal cuore d'oro, proprio come lui che si era anche impegnato in campagne pubblicitarie a scopo benefico come quella del 1996 per Greenpeace e, negli ultimi mesi di vita, a favore della Giornata dei diritti dell'infanzia. Dalla moglie Rita Savagnone, anche lei doppiatrice, ha avuto tre figli: Claudio, attore come i genitori, Federico e Silvia. Si è spento a Roma dopo una lunga malattia.