L’Academy ha svelato i primi premi della stagione, che saranno assegnati alla 16a edizione dei Governors Awards, in programma domenica 16 novembre. Sono i riconoscimenti speciali che, a partire da quest’anno, potranno essere consegnati esclusivamente a coloro che non hanno mai ricevuto un premio competitivo.

Tom Cruise riceverà l’Oscar alla carriera, per “l’incredibile impegno nei confronti della comunità cinematografica, dell’esperienza in sala e della comunità degli stuntman”. Tra gli attori più popolari di tutti i tempi, Cruise è stato candidato dall’Academy per le interpretazioni di Nato il quattro luglio, Jerry Maguire e Magnolia e per la produzione di Top Gun: Maverick. Tra i suoi film, Risky Business, Codice d’onore, Intervista col vampiro, Eyes Wide Shut, Vanilla Sky e il franchise Mission: Impossible.

Un altro Oscar alla carriera andrà a Debbie Allen, coreografa e attrice “il cui lavoro pionieristico ha affascinato generazioni”. L’Academy onora un “impatto indelebile che abbraccia quasi cinque decenni”. In sette occasioni, Allen ha coreografato la cerimonia degli Oscar, oltre a film come Forget Paris, A Jazzman’s Blues e The Six Triple Eight. Produttrice di Amistad e A Star for Rose, Allen è nota soprattutto per il ruolo di Lydia Grant in Saranno famosi e per Ragtime. È la prima coreografa a ricevere la statuetta alla carriera dai tempi di Michael Kidd (1997) e la terza donna afrodiscendente dopo Cicely Tyson (2019), Euzhan Palcy (2023) e Angela Bassett (2024).

Un terzo Oscar alla carriera sarà assegnato a Wynn Thomas, scenografo afroamericano e storico sodale di Spike Lee. L’Academy ne motiva il riconoscimento per “lo sguardo visionario e la padronanza della sua arte”. Tra i crediti di Thomas ricordiamo She’s Gotta Have It, Fa’ la cosa giusta, Malcolm XDa 5 Bloods, A Beautiful Mind, Cinderella Man e Il diritto di contare. L’ultimo scenografo celebrato dell’Academy è stato Robert F. Boyle (2008).

Il Jean Hersholt Humanitarian Award, dedicato a un professionista del cinema che si è distinto per sforzi filantropici straordinari, andrà a Dolly Parton, icona culturale americana che “incarna lo spirito del premio attraverso la sua incrollabile dedizione alle iniziative benefiche”. Attiva da sette decenni, Parton è una star del country con 49 album in studio e oltre 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, protagonista di film come Dalle 9 alle 5 e Fiori d'acciaio. Parton sarà riconosciuta per il suo decennale impegno umanitario, focalizzato soprattutto sull’impegno per la scolarizzazione e l’alfabetizzazione dei più piccoli.