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Il cast - Foto Karen Di Paola
Primi passi verso la 98a edizione degli Oscar. Come da regolamento, infatti, molti paesi stanno già presentando all’Academy il titolo designato per un posto nella cinquina del miglior film internazionale. La Tunisia punta su The Voice of Hind Rajab, il vincitore morale dell’ultima Mostra di Venezia, dove ha ricevuto il Gran Premio della Giuria. Diretto da Kaouther ben Hania, già candidata nel 2021 con L’uomo che vendette la sua pelle e nel 2024 per il miglior documentario con Quattro figlie, e prodotto anche da Brad Pitt, Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Jonathan Glazer e Alfonso Cuarón, il film racconta dell’omicidio di Hind Rajab, una bambina palestinese di cinque anni uccisa nel gennaio 2024 dall'esercito israeliano assieme a sei familiari e due paramedici nel corso dell’invasione israeliana della striscia di Gaza, utilizzando la vera registrazione della telefonata fatta agli operatori della Mezzaluna Rossa.
Tanti i film che arrivano dalla selezione dell’ultimo Festival di Cannes. Il più forte è Sentimental Value del norvergese Joachim Trier, che ha ricevuto il Grand Prix e, grazie al credito del regista, al cast internazionale (Renate Reinsve, Stellan Skarsgård, Elle Fanning, Cory Michael Smith, Anders Danielsen Lie) e ai grandi consensi, è tra i frontrunner per tutte le categorie.
I fratelli Dardenne, mai in gara per l’Oscar, ci riprovano con Giovani madri, in quota Belgio. The Mysterious Gaze of the Flamingo di Diego Céspedes, vincitore di Un certain regard, ci proverà per conto del Cile. La Germania schiera Sound of Falling di Mascha Schilinski (Premio della Giuria sulla Croisette), l’Iraq punta su The President’s Cake di Hasan Hadi (Caméra d’Or per l’esordio), l’Islanda ci prova con The Love That Remains di Hlynur Pálmason, la Svezia con Eagles of the Republic di Tarik Saleh. Curiosa la scelta delle Filippine con il colossale Magellan di Lav Diaz.
Da Venezia arrivano il marocchino Calle Málaga di Maryam Touzani, vincitore del premio del pubblico, e soprattutto No Other Choice per la Corea del Sud, con cui Park Chan-wook cerca la prima candidatura in carriera. In gara anche L’ultimo turno di Petra Volpe per la Svizzera e la prima volta della Papa Nuova Guinea: Papa Burka di Bijukumar Damodaran.
L’Italia ha fissato la deadline per le autocandidature al 12 settembre e sceglierà il designato entro l’1 ottobre, termine ultimo per tutti i paesi. Possono essere proposti film distribuiti per la prima volta nelle sale dei rispettivi paesi tra il 1° ottobre 2024 e il 30 settembre 2025. La shortlist dei 15 semifinalisti sarà svelata il 16 dicembre, le candidature il 22 gennaio 2026.