Il Lecco Film Fest ha aperto la sua giornata conclusiva con un incontro denso e di respiro internazionale: Questi tempi memorabili tra Francesco e Leone XIV. Immagini da un’epoca di cambiamento. Un confronto sull'informazione, la memoria e la figura del Papa nel tempo dello scroll infinito, moderato dal vicedirettore del Sole 24 Ore Daniele Bellasio, e introdotto da Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, e da mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo.

Il vicedirettore del Sole 24 Ore Daniele Bellasio con Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, e mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo. Foto Stefano Micozzi
Il vicedirettore del Sole 24 Ore Daniele Bellasio con Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, e mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo. Foto Stefano Micozzi

Il vicedirettore del Sole 24 Ore Daniele Bellasio con Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, e mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo. Foto Stefano Micozzi

Sul palco tre voci autorevoli del giornalismo contemporaneo – Marco Bardazzi, giornalista e fondatore dell’agenzia di comunicazione BEA; Liliana Faccioli Pintozzi, caporedattore esteri di Sky TG24; ed Enrico Mentana, direttore del Tg La7 – hanno riflettuto sulla sfida di fissare immagini memorabili in un’epoca dominata dalla velocità del flusso digitale e dalla rarefazione del contesto narrativo.

Un momento dell 'incontro. Foto Stefano Micozzi
Un momento dell 'incontro. Foto Stefano Micozzi

Un momento dell 'incontro. Foto Stefano Micozzi

Al centro del dialogo, il passaggio epocale tra il pontificato di Francesco e quello, ancora da decifrare, di Leone XIV: come raccontare un cambiamento così profondo in un tempo in cui tutto sembra destinato a svanire? Non si è trattato di celebrare né di demolire, ma di interrogarsi. Con un tono alto, aperto, non indulgente.

Enrico Mentana. Foto Stefano Micozzi
Enrico Mentana. Foto Stefano Micozzi

Enrico Mentana. Foto Stefano Micozzi

È emersa una consapevolezza: l’informazione ha perso, in molti casi, la capacità di offrire una narrazione strutturata degli eventi. La cronaca continua sostituisce la memoria. Ma alcune immagini – la piazza San Pietro deserta durante il Covid, il controverso incontro tra Trump e Zelensky in Vaticano – ancora resistono. Restano, come resiste la necessità di una selezione consapevole, di uno sguardo capace di unire i puntini.

Liliana Faccioli Pintozzi. Foto Stefano Micozzi
Liliana Faccioli Pintozzi. Foto Stefano Micozzi

Liliana Faccioli Pintozzi. Foto Stefano Micozzi

Non è mancato un tentativo di lettura del pontificato di Francesco: comunicazione intensa, forse talvolta troppo esposta, tensione verso gli ultimi, e una Chiesa che nel frattempo sembra essersi fatta più fragile. Eppure, il giudizio rimane aperto: serve tempo – come ha ricordato mons. Milani – per comprendere davvero il segno lasciato.

Marco Bardazzi. Foto Stefano Micozzi
Marco Bardazzi. Foto Stefano Micozzi

Marco Bardazzi. Foto Stefano Micozzi

Su Leone XIV, primo Papa statunitense, si avverte un'attesa cauta: una figura ancora enigmatica, frutto di un meticciato culturale che incarna le contraddizioni del nostro tempo, ma con una fitta agenda di incontri che forse prelude a una diplomazia del soft power silenziosa ma potenzialmente efficace.

A chiudere, un tema urgente: quello delle migrazioni. Qui i relatori hanno espresso una comune responsabilità del giornalismo nel raccontare con più rigore, distinguere tra fenomeni diversi e uscire da narrazioni allarmistiche. Perché, come è stato detto, oggi l'informazione è chiamata non solo a documentare, ma a collegare: a fare storia, pur rimanendo nel tempo presente.

Una mattinata di ascolto e confronto, dove il cinema ha fatto da cornice a un discorso più ampio: quello sul potere delle immagini e delle parole nel disegnare il volto del nostro tempo.