Stati Uniti, 1969. Il giovane Elliot Teichberg (il comico Demetri Martin), che con gli stravaganti genitori (Imelda Staunton, straordinaria, e Henry Goodman) gestisce un motel ai piedi dei monti Catskills, scova una brillante idea per coprire i debiti di famiglia: dare in affitto il proprio terreno a un festival musicale. Si accorderà con il promotore Michael Lang (Jonathan Groff, esordiente) per organizzare il più grande evento nella storia del rock: il concerto di Woodstock. Tratto dal memoriale Taking Woodstock: A True Story of a Riot, a Concert, and a Life di Elliot Tiber, ecco il rock-movie di Ang Lee, premio Oscar per Brokeback Mountain e prossimo presidente di giuria a Venezia. Rock-movie era ovvia previsione della vigilia, ma in realta', molto probabilmente per gli esosi diritti musicali, nelal colonna sonora curata da Danny Elfman i "pezzi da novanta" si contano sulle dita di una mano: Maggie M'Gill dei Doors, Wooden Ships di Crosby, Stills e Nash, China Cat Sunflower dei Grateful Dead e Sweet Sir Galahad di Joan Baez.

Lontano, come il titolo presagiva, pure il celebre palco, oltretutto digitalizzato e manipolato nella visione lisergica di Tiber, Taking Woodstock si palesa in realtà quale commedia formato famiglia, quella border line dei Teichberg, con la dispotica madre ebrea russa, il padre rassegnato e acciaccato e il figlio, che trascinato dall'onda hippie trovera' forse la forza per andarsene di casa. Sono loro il nucleo - simpatico e gustoso, ottime le interpretazioni - della famiglia allargata di capelloni, performer e travestiti (lo strepitoso Liev Schreiber) che cambierà per sempre il territorio rurale e antropologico del paesino dello stato di New York.

Dal grande (Woodstock) al piccolo (la famiglia Teichberg) è anche la traiettoria poetica del film, che sceglie di volare basso, mettendo nel fuoricampo il palco e scegliendo il backstage temporale, ma non delude, confezionando un divertente Bildungsroman privato - non a caso l'ispirazione e' biografica - sullo sfondo di un evento capitale, non solo musicalmente.