"Sugar man you're the answer / That makes my questions disappear / Sugar man 'cos I'm weary / Of those double games I hear". E' Sugar Man, la traccia d'apertura di Cold Fact, album d'esordio di Sixto Rodriguez, inciso nel 1970 grazie a due produttori che scoprirono quel talento in una bettola nei bassifondi di Detroit, nascosta dalla nebbia e inghiottita dal rumore delle navi mercantili in lontananza. Cantava in un angolo, di spalle, accompagnato da una chitarra. Di quell'album, splendido, in America non si accorse nessuno. Seguì poco dopo Coming from Reality, ma non cambiò la sorte di Rodriguez, "vagabondo" che sbarcava il lunario facendo il carpentiere o il muratore. Cold Fact, però, misteriosamente, arrivò in Sudafrica (si narra di una fanciulla giunta dagli States in visita al fidanzato che portò con sé un vinile...): lì, in piena apartheid, divenne l'album manifesto di una popolazione in lotta. E Sixto Rodriguez un'icona. La domanda è: lui lo ha mai saputo? E, soprattutto, che fine ha fatto?
Premiato con l'Oscar, Sugar Man (in originale Searching for Sugar Man) di Malik Bendjelloul è un incredibile documentario che ricostruisce l'altrettanto sorprendente mistero legato a Rodriguez e prende le mosse grazie all'iniziativa di due fan del cantautore, i sudafricani Stephen "Sugar" Segerman e Craig Bartholomew-Strydrom, decisi più che mai a far luce sul suo destino. “Si diede fuoco alla fine di un concerto”, sapeva il primo. “No, si sparò un colpo di pistola dopo l'ultima canzone”, la verità del secondo. Ma c'è qualcuno che può confermarlo? Solamente una persona, scopriremo lungo questa fantastica e commovente ricerca: occasione irripetibile per (ri)ascoltare le varie I Wonder, Cause, I Think of You, certo, ma soprattutto per conoscere davvero, forse per la prima volta, Sixto Rodriguez, “American zero, South African hero” che sarà poi difficile abbandonare. “Soon you know I'll leave you /And I'll never look behind / ‘Cos I was born for the purpose / That crucifies your mind” (“Presto sai che ti lascerò / E non mi volterò mai indietro / Perché sono nato per lo scopo / Che crocifigge la tua mente”. Crucify your Mind).