Quando la terza guerra mondiale sembra imminente, un gruppo di miliardari spagnoli si rinchiude in un bunker di lusso progettato per resistere a qualsiasi catastrofe immaginabile. Il Kimera Underground Park diventa lo sfondo claustrofobico per le vicende di due famiglie segnate da una ferita del passato. Isolati a 800 metri sottoterra e senza alcuna possibilità di fuga, gli ospiti liberano le proprie personalità rivelando i segreti più inconfessabili e facendo emergere le relazioni più inaspettate. Un’eccessiva e sorprendente radiografia emotiva di miliardari che decidono autonomamente di blindarsi in una gabbia dorata pur sentendosi dei privilegiati.

Il rifugio atomico è la nuova serie creata da Álex Pina ed Esther Martínez Lobato, autori delle serie di successo La Casa di Carta, Berlino e Sky Rojo. Ritmo serrato, tensione, claustrofobia e un piano criminale tornano ad essere le cifre stilistiche di questo nuovo thriller corale fondato su un assunto: “La verità è sopravvalutata”. È il credo di Minerva (Miren Ibarguren), deus ex machina del piano diabolico mirato a mettere sotto scacco i più ricchi di Spagna, prendendo il controllo dei loro conti, oltre che delle loro vite. Al suo fianco il fratello Mirzo, problematico ma astuto, vera mente del progetto.

© 2024 Netflix, Inc.
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ATOMIC MONKEYS. Carlos Santos as Rafa, Alvise Rigo as Luca, Pau Simon as Max in episode 01 of ATOMIC MONKEYS. Cr. Tamara Arranz/NETFLIX © 2024 (Tamara Arranz/NETFLIX)

Circondati da una serie di fidati collaboratori, Minerva e Mirzo mettono in scena l’apocalissi a spese degli illustri ospiti. Tra di loro grandi imprenditori e squali della finanza come Guillermo Falcom, interpretato da Joaquín Furriel (Il suo regno), ricche mantenute che amano godersi la vita come Frida, dal volto di Natalia Verbeke (Ana Tramel. El juego) e sua madre Victoria (Montse Guallar), fidanzate a tempo e mariti troppo ingenui. L’ultimo ospite ad arrivare è Max Varela, da poco uscito dal carcere per omicidio colposo, che raggiunge i genitori nel bunker di lusso, dove dovrà fare i conti con un doloroso passato.

Così il dramma sfocia spesso in un thriller psicologico che sonda i meandri più oscuri della mente umana. Nella consapevolezza della fine del mondo all’esterno, i protagonisti rivelano sentimenti e passioni tenute segrete per una vita, scoprendo nuovi lati di sé. Ignari di Roxan, l’intelligenza artificiale che attraverso telecamere e microfoni nascosti li sorveglia h24. Il bunker elegantemente arredato, con suite di lusso, spa e ogni genere di comfort, in realtà ha tutta l’aria di un penitenziario. L’unico a sospettarlo è Max, che avvia il suo contropiano.

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© 2024 Netflix, Inc. (Tamara Arranz/NETFLIX)

Sospetti, tradimenti, colpi di scena e confessioni mantengono alta la tensione di questo thriller che vuol far riflettere sulle dinamiche del potere, sulle minacce sovversive al sistema capitalista, sulle falle nella cybersicurezza e sui rischi dell’intelligenza artificiale, capace di catapultarci in una società costantemente sorvegliata da un Grande Fratello e di creare un mondo fittizio ma dall’apparenza assolutamente realistica. È un quadro distopico dai toni apocalittici che riesce a tenere lo spettatore in uno stato di perenne ansia lungo 8 episodi.

Diretta da Jesús Colmenar, David Barrocal e Jose Manuel Cravioto, la serie ci fa sprofondare in un rifugio sotterraneo dall’aria alquanto sinistra, tra ambienti bui rischiarati solo da fiochi led e dalle fredde luci degli schermi tecnologici. Musiche conturbanti, passioni forti e suspense difficilmente vi lasceranno uscire da questa grande truffa all’umanità.