Il Fondo unico per lo Spettacolo (Fus) 2008 è stato ripartito tra i vari settori di attività, dopo il parere espresso dalla Consulta dello spettacolo, riunitasi il 18 marzo al ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Ne dà notizia il Giornale dello Spettacolo, che precisa che la ripartizione ha riguardato 456 milioni di euro contro il totale del Fus di 511,4 milioni, stabilito dalla Finanziaria 2008, a causa dell'accantonamento dell'11% previsto dalla stessa legge, per la spesa corrente di tutti i ministeri. I 456 milioni sono stati così attribuiti percentualmente: Fondazioni lirico-sinfoniche 46,69%, cinema 19,50%, attività teatrali di prosa 16,27%, attività musicali 13,74%, danza 2,10%, circhi e spettacolo viaggianti 1,48%, osservatorio dello spettacolo 0,22%. Accogliendo, inoltre, una precedente richiesta formulata dall'Agis, sono stati svolti gli atti amministrativi necessari a sbloccare la liquidazione di contributi pregressi a favore di istituzioni ed altri soggetti dello spettacolo dal vivo. La sottosegretario Elena Montecchi ha altresì informato la Consulta dello spettacolo che sono state avviate le procedure per sbloccare subito parte dell'accantonamento, per un importo di 15 milioni. Il residuo, cioè 40 milioni, sarà, invece, reso disponibile solo dopo l'autorizzazione del ministro dell'Economia, a seguito della verifica semestrale di cassa. In proposito l'Agis ha chiesto che sia tenuta in particolare evidenza la situazione delle attività di prosa di produzione, distribuzione ed esercizio, delle attività musicali del Titolo III, dei circhi e degli spettacoli viaggianti, che sono state meno considerate nel quadro generale dell'attuale ripartizione. Inoltre l'Agis, che ha più volte chiesto la ripartizione dell'intero Fondo unico, pur esprimendo gratitudine al governo per l'aumento dello stanziamento, si è astenuta dalla votazione, rilevando, scrive ancora il Giornale dello Spettacolo, che "la mancata disponibilità totale del Fus, incide in maniera fortemente negativa sull'economia e sulla programmazione delle imprese di spettacolo" Il presidente dell'Agis, Alberto Francesconi, ha inoltre richiesto che nell'immediato l'Istituto del credito sportivo possa operare a tasso agevolato anche a favore dello spettacolo, e che si realizzino iniziative urgenti per la sospensione temporanea dell'applicazione degli effetti di Basilea 2 nei confronti dello spettacolo, con l'istituzione di un fondo di garanzia e l'apertura di un credito agevolato. L'Agis ha inoltre sollecitato la necessità che, una volta sbloccato interamente il Fus, si accantoni l'1% per il 2008, e il 2% dal 2009, per rialimentare il fondo per i contributi sugli interessi per le operazioni creditizie effettuate da soggetti dello spettacolo dal vivo, e che sia gradualmente ricostituito il fondo per la ristrutturazione e l'adeguamento tecnologico delle sale teatrali.