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"Il cinema non addomestichi la realtà alla propria convenienza!". Il monito viene da Ermanno Olmi, a Cannes per celebrare i 30 anni del suo Albero degli zoccoli, Palma d'oro nel 1978. Un festeggiamento, che inaugura una serie di altre celebrazioni: il Leone d'oro alla carriera che gli verrà consegnato alla prossima Mostra di Venezia, in cui si ricorderanno anche i 20 anni dalla vittoria al Lido de La leggenda del santo bevitore. Il regista, che sta lavorando al documentario Terra madre, non ha dubbi sul fatto che il mondo oggi stia vivendo uno dei suoi periodi più bui. E tra questi problemi punta il dito su quello alimentare: "Di questi tempi è di moda il cosiddetto "bio", ma è chiaro che si tratta di un ritorno al passato, senz'altro più sano, come ricordo dalle cure di mia nonna. Gli intellettuali moderni credono di poter inventare tutto e risolvere ogni problema, invece dovrebbero capire che il punto più alto dell'intelletto è quello di riconoscersi limitati. Noi tutti siamo tremendamente limitati di fronte ai mali di oggi. Però questo non deve giustificare una pace di coscienza, anzi". Per questo motivo, Olmi si rivolge ancora alla sua vera passione, il documentario, e lo fa partendo dalle immagini di zappe nel terreno e di granelli di semente: "Sono nato contadino, il rapporto con la terra è prioritario nel mio racconto ed è un modo per dare il mio contributo". Il cinema è morto? "Più che altro è morta la voglia di farlo con poesia. E questo perché lo spettatore di oggi ha perso la voglia di stupirsi: il suo sguardo è corrotto e non possiede più il senso dell'incanto. Quindi penso sia nostro compito, da artisti o cineasti, restituire il cinema di poesia. Questo è sintomo di onestà, cioè non asserve la realtà a proprio uso e consumo, ma la osserva e ne trae la sua meraviglia". Festeggiato sulla Croisette da Rai Cinema a Cannes, per il trentennale de L'albero degli zoccoli anche un libro, curato da Lorenzo Codelli ed edito da Federico Motta Editore, con il dvd del film in versione restaurata dalla Cineteca Nazionale - CSC, con la collaborazione dell'Istituto Luce.