"E' la nostra Coppi Volpi a Margherita Buy". Così Laura Delli Colli ha definito il Premio Pasinetti per la miglior attrice 2009 consegnato oggi dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici all'interprete del film Lo spazio bianco, di Francesca Comencini, anche insignito del riconoscimento come miglior film italiano. Presentata in concorso alla 66ma Mostra del Cinema di Venezia e tratta dal libro omonimo di Valeria Parrella, la pellicola uscirà venerdì prossimo in 150 copie per 01, che l'ha prodotta in collaborazione con Fandango. Protagonista, un'insegnante di mezza età che si trova ad affrontare da sola la straziante esperienza di una gravidanza prematura. "Un piccolo film che parla di una grandissima cosa", come spiega la regista: "un ritratto femminile meravigliosamente scritto da Parrella, che ho voluto regalare a Margherita Buy". L'attrice, da parte sua, lo considera "un ruolo meraviglioso" e lo dedica "alle tantissime donne che affrontano tutto da sole con grande forza ma anche con felicità". Una storia come tante, assicura dunque Francesca Comencini, sottolineando di non aver voluto tagliare fuori le figure maschili, ma di aver semplicemente descritto la situazione "di una donna lasciata da un uomo che non vuole figli, ma non per questo lo odia o sente disperatamente l'esigenza di riconquistarlo". A questo proposito, spiega sempre la regista, "si potrebbe aprire un discorso più ampio sul significato di famiglia. Una donna che cresce un figlio da sola è una famiglia, così come lo sono le famiglie allargate, e i bambini che crescono in questo ambiente non sono orfani, come, con tutto rispetto, ha detto il Papa a Praga. Cresco da sola tre figli, e non penso siano orfani. Questa è la realtà di oggi, anche in Italia: i bambini crescono con varie tipologie di famiglie, e non per questo sono danneggiati. Ci sono famiglie allargate con ottimi genitori e altre con pessimi, proprio come nelle famiglie considerate modello". Anche per questo, la Comencini ha ritirato oggi con rispetto il premio Pro-life, assegnato per la prima volta dal Fiuggi Family festival e dal Movimento per la vita, pur sottolineando di trovarsi su posizioni molto discordanti. "Quella raccontata nel film è una storia personale, non un messaggio o una bandiera", ha dichiarato l'autrice leggendo un comunicato scritto di suo pugno: "Per quanto riguarda me, penso che la legge 194 debba essere difesa, e la diffusione della pillola del giorno dopo aiutata il più possibile. Non credo che le donne che interrompano volontariamente la gravidanza siano assassine, sono anche io per la vita, ma in modo diverso". E aggiunto: "la mia famiglia non è quella difesa dai Family day e non accetterò mai che sia considerata di serie B".