Rosso di sera bel tempo si spera. Ieri notte ho pensato proprio questo quando ho deciso l'abbigliamento da indossare l'indomani per il primo giorno della Festa del cinema. Per i ritardatari cronici è essenziale organizzarsi con largo anticipo così da ottimizzare i tempi e concedersi, al suono della sveglia, quei dieci minuti in più nel letto senza sensi di colpa.
Bene, vorrei tanto sapere chi ha inventato certi proverbi e da quale teoria altamente scientifica sono avvalorati. Ovviamente pioggia a catinelle (senza cielo a pecorelle) e la pianificazione con largo anticipo miseramente sfumata. Non ci sono più le mezze stagioni!
Superato lo sconforto è ora di agire, chi ha tempo non aspetti tempo e sicuramente all'Auditorium nessuno ti aspetta visto che la nuova policy, a dispetto della scorsa edizione, prevede che le luci in sala vengano addirittura spente in anticipo, chi c'è c'è. Si sa anno nuovo vita nuova o chi non è d'accordo potrebbe dire chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova, unico inconveniente è inciampare al buio e arrivare in prima fila ruzzolando, un'entrata in scena che non passerebbe inosservata!
Siamo tutti d'accordo che ad un evento del genere l'importante è partecipare (qualcuno vorrà anche vincere), sarebbe meglio soli che mal accompagnati, taccuino nella mano destra, programma sulla sinistra; non c'è un criterio assodato nella scelta dei film, un po' si va ad intuito, un po' per sentito dire di chi ha avuto il privilegio dell'anteprima prima dell'anteprima, un po' il dovere di cronaca che costringe spesso a seguire polpettoni di due ore e mezza solo per essere solidali con quel pubblico che, nonostante leggerà le tue righe, deciderà comunque che vale la pena di andarli a vedere. Mal comune mezzo gaudio.  
Per le critiche costruttive o no c'è tempo e sicuramente si troverà un pretesto per scatenarle, anche se oggi tutti giravano con i lori pass in bella vista, le borse gadget meglio di una Gucci e un sorriso indelebile sulla faccia da non far temere inutili polemiche; certo fidarsi è bene non fidarsi è meglio.
Finiamola qui prima che la gatta va tanto al lardo da lasciarci lo zampino. Se il buongiorno si vede dal mattino ci sarà tanto da scrivere su questa seconda edizione, cercando di stare attenti a non rendere nessun animo suscettibile, non tanto per eccessiva premura ma piuttosto perché si sa chi la fa, la aspetti!