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"Cineasta dell'amore impossibile, visionario poeta dell'immagine, regista capace di dare voce al silenzio". Così la stampa internazionale ricorda oggi Michelangelo Antonioni, scomparso lunedì sera a Roma all'età di 94 anni.
Liberation
"L'autore di L'avventura, L'eclisse e Blow Up è per l'Italia l'uomo dell'incomunicabilità, il rappresentante di un cinema esigente, un autore rispettato sebbene sia apparso così poco italiano". Le Figaro
"Scompare il cineasta dell'amore impossibile, il maestro dell'incomunicabilità, del mal di vivere, il regista che aveva scelto di raccontare la difficoltà dei rapporti umani e la fragilità dei sentimenti".
Guardian
"E' scomparso uno dei più innovativi registi del XX secolo".
Times
"Poeta che aveva messo a nudo gli anni Sessanta a Londra con Blow Up".
Independent
"Leggenda del cinema italiano"
Financial Times
"Il maestro dell'enigma. Glaciale anatomista dell'amore, della disperazione e delle metafore alienanti della vita moderna. Antonioni sembrava venire da un altro paese e un'altra cultura rispetto a Fellini, De Sica, Visconti, Pasolini e Bertolucci. Il regista di Ferrara aveva creato un linguaggio per lo schermo in cui regnavano sottotesto, simbolo ed enigma".
El Pais
"Il cineasta che diede voce al silenzio. Inventore di forme, un narratore che maneggia il tempo come un materiale malleabile, capace di usare come nessuno il colore. Antonioni era un poeta dell'immagine e un testimone intelligente e sensibile dei cambiamenti vissuti dal mondo tra il 1945 e il 2000". El Mundo
"L'Italia perde l'anatomista dei sentimenti. La sua ora preferita era il crepuscolo, i suoi soggetti la solitudine, il vuoto interiore e l'alienazione. Per Michelangelo Antonioni era indifferente che i suoi film fossero un successo o un flop al botteghino. Una volta si definì un regista per pochi. I critici lo consideravano un 'analista dell'anima". New York Times
"Il cronista degli europei alienati in un nuovo mondo fragile, nei cui film diagnosticò per primo quello che poi fu chiamato alienazione, anomia, angoscia e decandenza".
Washington Post
"Se ne va l'autore che ritrasse la disperazione borghese"
Usa Today
"Antonioni mostrò l'alienazione con il suo obiettivo. Lo stile spesso impenetrabile di Antonioni, caratterizzato da scene lunghe e poco dialogo era una viva rappresentazione dell'alienazione e dell'angoscia moderna".