Dalla clandestinità alla Palma d’Oro 2025, il maestro iraniano scolpisce la memoria collettiva trasformando ogni fotogramma in gesto politico e carne viva dell’immagine
Premi a Mendonça Filho, Trier, Schilinski e Laxe per un palmarès che intreccia gesto politico e ricerca formale, consacra nuove voci e lascia fuori Loznitsa.
Giuria a maggioranza femminile, equilibrio geopolitico, potere delle indie-prestige. Tutti gli incastri e un solo frontrunner: A Simple Accident di Panahi. Con Loznitsa e Laxe pronti al colpo di scena
Grand Prix all’indiano All We Imagine As Light. Premio della giuria a Emilia Pérez di Jacques Audiard, che porta a casa anche quello corale per l'interpretazione femminile. Italia a bocca asciutta
Il film di Justine Triet con Sandra Huller vince la 76ma edizione del Festival. Italia a bocca asciutta, Glazer Grand Prix, Kaurismaki premio della giuria, Tran Anh Hung migliore regia. Attore Kōji Yakusho, attrice Merve Dizdar
Il film di Bong Joon-ho si aggiudica la 72° edizione del Festival. Banderas miglior attore, Dardenne migliore regia. Tre dei quattro film diretti da registe donne in palmares. Delusione per Bellocchio, di nuovo a bocca asciutta
Al film di Hirokazu Kore'eda il premio più importante. Ma l'Italia sorride grazie al miglior attore Marcello Fonte (Dogman) e alla sceneggiatura di Alice Rohrwacher per Lazzaro Felice