Italia a bocca asciutta alla 76° edizione del Festival di Cannes. Confermate dunque le indiscrezioni della vigilia, con nessuno dei tre film in concorso - Rapito di Bellocchio, Il sol dell'avvenire di Moretti e La chimera di Alice Rohrwacher - considerati dalla giuria presieduta da Ruben Ostlund per un premio finale.

Proprio come nel 2015, dunque, l'ultima volta che l'Italia portò tre film in gara sulla Croisette (c'era sempre Moretti, con Mia madre, poi Garrone e Sorrentino rispettivamente con Il racconto dei racconti e Youth - La giovinezza).

Presieduta dal regista due volte Palma d'Oro Ruben Ostlund, la giuria era composta dalla regista marocchina Maryam Touzani, dall’attore francese Denis Ménochet, dalla sceneggiatrice e regista anglo-zambiana Rungano Nyoni, dall’attrice e regista americana Brie Larson, dall’attore americano Paul Dano, dall’autore afghano Atiq Rahimi, dal regista e sceneggiatore argentino Damián Szifrón e dalla regista francese Julia Ducournau.

Vince la Palma d'Oro di Cannes 76 Anatomia di una caduta di Justine Triet, legal-thriller con Sandra Huller che sarà distribuito in Italia da Teodora Film.

Dopo solamente due anni, dunque, si aggiudica nuovamente il Festival una regista francese, come nel 2021 capitò a Julia Ducournau per Titane

Il Grand Prix è stato assegnato all'inglese Jonathan Glazer per il glaciale The Zone of Interest (per l'Italia in listino I Wonder Pictures): a consegnare il Premio Roger Corman (lunga standing ovation per lui) introdotto da Quentin Tarantino.

Il premio per la migliore regia va a Trần Anh Hùng per La passion de Dodin Bouffant. In Italia, il film sarà distribuito da Lucky Red.

Il Premio della Giuria va a Fallen Leaves di Aki Kaurismaki, che non è presente alla cerimonia e lascia che i due protagonisti ritirino il premio al suo posto: "Twist and Shout!", la conclusione del breve discorso che il regista finlandese ha affidato ai suoi due attori, Alma Pöysti e Jussi Vatanen. Anche questo film è targato Lucky Red per l’Italia.

Migliore attore è Kōji Yakusho, protagonista di Perfect Days, diretto da Wim Wenders (sarà distribuito anche questo da Lucky Red): "Non amo particolarmente i discorsi, ma voglio ringraziare dal profondo del mio cuore il Festival e la Giuria e tutte le persone che mi hanno aiutato in questo film, soprattutto Wim Wenders che ha inventato questo splendido personaggio".

Migliore attrice è - totalmente a sorpresa - Merve Dizdar di About Dry Grasses diretto da Nuri Bilge Ceylan (in Italia uscirà con Movies Inspired): "Vorrei ringraziare tutti gli altri attori del film e Nuri Bilge Ceylan per aver creduto in me e per aver scritto questo personaggio, che combatte ogni giorno per la sua vita, in un paese dove le donne continuano a combattere per poter esistere".

Quasi sempre in palmares al Festival di Cannes, Hirokazu Kore'eda (già Palma d'Oro nel 2018 con Affari di famiglia) stavolta si deve "accontentare" di ritirare il premio per conto terzi: il suo Monster – altra acquisizione Lucky Red – si aggiudica infatti il premio per la migliore sceneggiatura, firmata da Yuji Sakamoto.

La Camera d'Or per la migliore opera prima dell'intera selezione del Festival è andata a Inside the Yellow Cocoon Shell di Thien An Pham, presentato alla Quinzaine des Cinéastes.

Infine, la Presidente di Giuria dei cortometraggi Ildiko Enyedi assegna la Palma d'Oro per il miglior corto a 27 di Flóra Anna Buda.