Lì sta agisce il pensiero che rivede, riconsidera, redime per come riformula le cose: dalla “exit strategy” del senile Indiana Jones al viaggio nella memoria del protagonista di The Whale
La sua azione dà forma a esistenze ibride, destinate a quel vivere “tra” che è ricchezza esistenziale, oltre che implosione e malinconia: come succede in Rapito di Marco Bellocchio e Ritorno a Seoul di Davy Chou
Nell’opera prima di Charlotte Wells è un concetto che si riconfigura nella vita transitoria di una vacanza; nel film di Rodrigo Sorogoyen è un luogo che si fa simbolo del dolore
Verso ogni direzione: perché “verso” significa traiettoria, ma anche confine. E limite, che costringe a interrogarsi su cosa sia realtà e cosa no. Fino all’estremo
I documentari di Mario Martone (Laggiù qualcuno mi ama su Massimo Troisi) e Laura Poitras (Tutta la bellezza e il dolore su Nan Goldin) ci dismotrano che ogni vita narrata non ci riguarda e nello stesso tempo ci riguarda completamente
Memoria di Apichatpong Weerasethakul e Settembre di Giulia Steigerwalt raccontano come dei punti di svolta personali possano renderci empatici e attenti al mondo esterno. Come mai prima
Due film apparentemente lontani tra loro, Un figlio di Mehdi Barsaoui e Tra due mondi di Emmanuel Carrère, ci insegnano che ogni disappropriazione può essere una rinascita, un’occasione per diventare altro