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Rossella Inglese e Giorgia Faraoni (foto di Stefano Micozzi)
“È un’emozione grandissima ricevere un premio, è bello che qualcuno riconosca la fatica che c’è dietro questo film così sentito: mi ha buttato nel mondo adulto” dice Rossella Inglese, al Lecco Film Fest per ricevere il Premio Lucia per il suo esordio alla regia, L’origine del mondo, proiettato sul grande schermo di Piazza Garibaldi.
Occasione non solo di assistere alla “nascita di una regista (e di un’attrice)”, ma anche per fare bilancio sul percorso della sua opera prima, che ha dovuto attendere sei mesi prima per un tour nelle sale dopo il debutto ad Alice nella Città nell’ottobre 2024. E per togliersi qualche sassolino: “I conflitti con la produzione ci sono sempre – riflette – ma penso che L’origine del mondo potesse essere protetto e spinto meglio”.
Storia di Eva, diciannove che causa un incidente nel quale perde la vita una donna, e del suo incontro con il vedovo della vittima, il film racconta la relazione tra due solitudini che provano ad affrancarsi dal dolore. “Eva è un personaggio carnale – spiega la regista – che compie delle scelte discutibili. Va compresa in profondità. Si porta dietro il peso della colpa, qualcosa di grave da cui vuole liberarsi. E alla fine ce la fa”. Nel nome della ragazza c’è un riferimento alla genesi cristiana: “Sono sempre interessata a esplorare il mistero dell’erotismo. Eva è un corpo femminile che porta addosso i germi del peccato, fa un danno non di proposito, in qualche modo si sente attratta da tutto ciò che deriva dall’incidente”.
Nel ruolo della protagonista, l’istintiva Giorgia Faraoni, esordiente già protagonista del corto Eva (2021): “Il personaggio era solo accennato ma aveva già una dimensione poetica, abbiamo approfondito la sua psicologia e gli ambienti. Ci siamo fatti tante domande. Rossella è stata la mia ‘prima’, con lei c’è stato un incontro magico”. E sul rapporto con il coprotagonista, Fabrizio Rongione, icona del cinema dei fratelli Dardenne: “Ero terrorizzata, non pensavo di essere all’altezza della sua esperienza, ma grazie alla sua ironia mi ha messo molto a mio agio, anche nelle scene erotiche”.