La Fondazione Ente dello Spettacolo è stata ricevuta questa mattina in udienza privata da Papa Francesco. Un appuntamento storico per la Fondazione, che corona un anno di celebrazioni per il 75° anniversario della sua istituzione volendo però guardare anche al futuro.

«Se vogliamo qualificare le grandi opere del cinema – ha detto il Santo Padre a braccio, dopo aver consegnato nelle mani di mons. Davide Milani il discorso preparato per l’occasione – possiamo dire che soltanto le opere che sono riuscite a esprimere l’armonia, sia nella gioia, sia nel dolore, l’armonia umana, sono quelle che passano alla storia. Per questo ringrazio per il vostro lavoro. È un lavoro evangelico. Anche un lavoro poetico, perché il cinema è poesia: dare vita è poetica. E ringrazio tanto per il vostro cammino: andate avanti, andate avanti, dietro ai grandi. Voi, come italiani, avete una storia gloriosa su questo, una storia gloriosa. Continuate avanti. Grazie» (Leggi il discorso integrale di Papa Francesco).

Come è stato ricordato da Mons. Davide Milani, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, durante l’udienza «Il cinema di cui vogliamo occuparci nella nostra storica “Rivista del Cinematografo”, nelle iniziative editoriali digitali, nei libri, nei dibattiti, nei festival, è quello che narra l’uomo nella sua verità, nelle domande e speranze, nelle ferite e nella capacità del bene, nell’apertura al senso dell’esistere che trascende la materialità dell’esistenza. (…) Scorgere e diffondere gli echi e i riflessi della Parola e del Volto di Cristo, di cui è sempre più ricca la cinematografia contemporanea, è per noi la missione». Per riuscirci, ha continuato mons. Milani, bisogna «parlare un linguaggio nuovo».

Un richiamo alle trasformazioni che da un paio d’anni a questa parte l’Ente dello Spettacolo ha avviato nei processi organizzativi, di lavoro e di scrittura, che confluiranno insieme nel nuovo Hub editoriale digitale da poco varato e che lo porteranno a diventare nell’immediato futuro una vera e propria media company del racconto del cinema.

All’udienza, insieme alla squadra della Fondazione, hanno partecipato esponenti della Chiesa e della Santa Sede, delle istituzioni del mondo del cinema, giornalisti, registi - tra i quali Giuseppe Tornatore e Liliana Cavani che hanno ricevuto il Premio Bresson, rispettivamente nel 2000 e nel 2018, l'unico premio cinematografico al mondo conferito dalla Santa Sede (in particolare dal Dicastero per la Comunicazione e dal Dicastero per la Cultura e l'Educazione) insieme alla Fondazione Ente dello Spettacolo - che hanno condiviso con l’Ente un tratto importante del suo cammino negli anni.