(Cinematografo/Adnkronos) – Gus Van Sant sbarca all'82esima Mostra del Cinema di Venezia con il film fuori concorso 'Dead Man's Wire'. Il regista, che questa sera riceverà il premio Campari Passion for Film 2025, porta al Lido una storia realmente accaduta: il caso di cronaca di Tony Kiritsis. Sentendosi tradito dalla banca che gestiva il suo mutuo e convinto che lo stessero sfruttando nel momento in cui era più vulnerabile, prese misure drastiche nel tentativo di riprendersi il controllo.

a mattina dell’8 febbraio 1977, Anthony G. “Tony” Kiritsis, 44 anni, è entrato nell’ufficio di Richard O. Hall, presidente della Meridian Mortgage Company, prendendolo in ostaggio con un fucile a canne mozze calibro 12 collegato con un 'dead man’s wire', un cavo teso dal grilletto al collo di Hall. Questa è la vera storia del confronto che ha sconvolto il mondo: Tony ha chiesto 5 milioni di dollari, di non essere né accusato né processato, e delle scuse personali da parte degli Hall per averlo truffato di ciò che gli era "dovuto".

È una storia "avvenuta nel passato, ma sembra contemporanea". E il regista risponde "sì" a chi gli chiede se la figura di Kiritsis sia simile a quella di Luigi Mangione, il ragazzo accusato nel 2024 di omicidio dell'amministratore delegato della società di assicurazioni mediche UnitedHealthcare Brian Thompson.

"Abbiamo iniziato a girare il film nel 2024, e man mano che il mondo intorno a noi cambiava, abbiamo notato parallelismi inquietanti tra la nostra storia e gli eventi globali in corso", ricorda. Un aspetto che "ha reso il nostro progetto non solo attuale, ma anche scomodo. Spero che il film non causi troppa angoscia, sebbene rifletta sui tempi difficili che stiamo vivendo oggi. Il disagio è inevitabile. Noi abbiamo voluto raccontare coloro che si trovano sull'orlo e non ce la fanno più: persone prive di risorse e di qualsiasi potere nel mondo".

"Dobbiamo continuare a raccontare storie come questa ancora e ancora - è convinto il regista - perché è esattamente ciò che accade quando le persone si trovano con le spalle al muro. Possiamo prevenire situazioni del genere osservando queste persone come esseri umani".