Londra, giorni nostri. Una crew di street dance, capitanata dalla bionda Carly, è in lizza per la finalissima del campionato nazionale di danza, ma la preparazione è tutta in salita. La direttrice della Royal Dance School (Charlotte Rampling) offre aiuto e un'ampia sala per provare, ma la crew dovrà includere cinque suoi ballerini classici.
La trama, poco più di un pretesto, punta tutto sullo scontro tra opposti: balletto contro hip hop, leader donna in un mondo per lo più maschile, disciplina sterile versus entusiastica interpretazione personale (quest'ultimo concetto scricchiola un po', ma tant'è). Tutti avranno qualcosa da imparare, e ci sarà spazio anche per l'amore.
Innocuo film sulla scia della saga di Step Up con il valore aggiunto del 3D (primo film inglese girato con questa tecnica), sfruttato in coreografie davvero dirompenti che non mancheranno di suscitare l'entusiasmo in un pubblico di giovanissimi, che immancabilmente si immedesimeranno nei protagonisti loro coetanei e sapranno apprezzare la cornice romantica e quasi favolistica in cui agiscono. La protagonista manca purtroppo di carisma, ma è compensata dalla bravura dei comprimari, tra cui si annidano gli interpreti migliori.