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Owen Wilson, Judy Greer e Peter Dager in Stick
Pryce Cahill è un ex giocatore di golf professionista, la cui carriera è deragliata prematuramente 20 anni fa. Dopo il fallimento del suo matrimonio e il licenziamento dal suo lavoro in un negozio di articoli sportivi dell'Indiana, negli Stati Uniti, Pryce cerca di sopravvivere. Ma proprio quando la speranza sembra venire a mancare, vede un ragazzo giocare a golf e rimane impressionato dal suo swing. Così decide di allenarlo e portarlo in tour tra i principali tornei di golf, puntando tutto su di lui. Ma Santi è un diciassettenne problematico che non accetta di buon grado il suo mentore.
Stick è la nuova serie tv sul golf interpretata e prodotta da Owen Wilson, creata da Jason Keller (Ford v Ferrari). È una feel-good comedy sincera e piacevole su una famiglia ritrovata e sulle sue relazioni, ambientata nel mondo del golf che farà divertire i più fini intenditori ma anche i novizi. Owen Wilson riesce brillantemente a immedesimarsi in un buffo loser che non è mai riuscito ad esprimere appieno il suo talento.


Owen Wilson e Marc Maron in Stick
(Apple TV+)Happy Gilmore, The Dude e i tanti personaggi interpretati da Owen Wilson coabitano in Pryce Cahill, che regala momenti di malinconica riflessione sulla vita ad altri di spensierata allegria. Al suo fianco, Marc Maron, nel ruolo di Mitts, il portabastoni in pensione di Pryce, completa il duo comico. Mitts segue Pryce in tutte le sue avventure, o meglio sventure, proteggendolo da se stesso, come una guida dall’estrema razionalità e l’inguaribile cinismo in contrasto con l’ingenuo entusiasmo e lo sconfinato ottimismo di Pryce.
Oltre alle due star, il vero protagonista però è l’esordiente Peter Dager (Insidious: The Red Door) nel ruolo del prodigioso e irascibile golfista adolescente. Stick, infatti, non è solo una piacevole commedia, ma anche un coming of age su un teenager in cerca di se stesso e della propria strada. A completare la famiglia allargata, Mariana Treviño, nel ruolo di Elena, la mamma chioccia di Santi, e Lilli Kay in quello di Zero, un personaggio gender fluid che farà fare nuove scoperte al ragazzo ma anche a tutto il gruppo. “Genderqueer, femminista postcoloniale e anticapitalista”, così Zero si definisce.
Nomade per natura, figlia della cultura woke e della Generazione Z che si batte per l’ambiente e i diritti delle minoranze, Zero diventa una sorta di caricatura, ma strumentale a ricordare a Pryce che non è più possibile la tradizionale relazione tossica tra maestro dominante e allievo ubbidiente. Così spesso i dialoghi danno vita a uno scontro tra la Generazione Z e i Boomer, in cui ognuno cerca di avere ragione ma poi si finisce tutti a tavola insieme come nelle migliori famiglie.


Owen Wilson e Aaron Douglas in Stick
(Apple TV+)La serie, inoltre, vede la partecipazione di superstar del golf come Collin Morikawa, Keegan Bradley, Max Homa e Wyndam Clark. Tra i vari camei figurano poi Jim Nantz e Trevor Immelman, Matt Scharff, Brad Dalke e Garrett Clark di Good Good, nonché l'appassionato di golf Dan Rapaport ad aggiungere autorevolezza alla serie che vuole raccontare il mondo di questo sport, a volte anche deridendolo, ma soprattutto far vivere la sua magia. “Non importa se sei un principiante o il numero uno del mondo. Il campo diventa una cattedrale e tu sei battezzato da un potere più alto”, insegna Pryce ai suoi allievi. Così anche Zero, che considerava il golf solo uno sport per uomini bianchi e ricchi, riesce ad apprezzare il “gioco squisito”.
Dopo Ted Lasso, Apple TV+ dunque offre una nuova commedia che celebra lo sport come metafora della vita. Tra esilaranti scene di vita in camper, colpi di scena e catastrofiche farse, Stick vuol far riflettere sulle dinamiche della famiglia contemporanea, sull’essere genitori e coach, sul raggiungimento degli obiettivi e il superamento dei propri limiti, ma anche sul senso della sconfitta e la consapevolezza delle proprie ferite, ma soprattutto sull’importanza di vivere il presente perché è tutto ciò che è nel nostro potere. Ma senza mai perdere la leggerezza di uno swing. E la gioia di vivere.