Norman parla ancora con la nonna morta. Cammina per strada e vede le sagome di chi, anche da qualche centinaio di anni, non è più di questa terra. A scuola, neanche a dirlo, è preso di mira dal bulletto di turno, mentre a casa soffre l'incomprensione di un padre sin troppo normale, di una madre troppo affettuosa e di una sorella maggiore terribilmente superficiale. Ma la cittadina di Blithe Hollow, a breve, dovrà fare i conti con un'antica maledizione, sferrata 300 anni prima da una strega mandata al rogo: e l'unico che potrà salvarla, guarda caso, sarà proprio Norman.
Un po' in anticipo rispetto ad Halloween arriva ParaNorman, altro imperdibile film animato in stop-motion firmato dai realizzatori di Coraline e la porta magica (la Laika Production): il risultato è a tratti stupefacente, raggiungendo nuove vette per quello che riguarda la perfetta simbiosi tra vecchie tradizioni e nuove tecniche, 3D incluso. Il lavoro di Chris Butler (esordio in regia ma già autore degli storyboard di La sposa cadavere e Coraline) e Sam Fell (Giù per il tubo, Le avventure del topino Despereaux) non si limita però ad assecondare lo sguardo solamente attraverso la resa estetico/visiva del film: ParaNorman - la più grande produzione in stop-motion d'animazione di sempre - non fa mistero di trarre ispirazione dai grandi classici dell'horror per il tratteggio di atmosfere e personaggi (gli zombie, su tutti, già presentati nel prologo del film attraverso un irrestibile film di serie z in tv), dedica molta attenzione anche alle figure di contorno - come l'incredibile zio di Norman, nella versione originale "doppiato" da John Goodman - e porta avanti un discorso sulla diversità e sull'integrazione da non sottovalutare. Senza dimenticare l'ironia e il gusto per alcune gag, anche queste rimandanti ad alcuni capolavori delle parodie di "paura", da Per favore non mordermi sul collo a Frankenstein Junior: divertimento horror, insomma, al quale però difficilmente potranno prendere parte i giovanissimi under 10.