Concepita dai creatori de L'era glaciale (Bob Gordon e Chris Meledandri della Blue Sky) e affidata alle mani di Jimmy Hayward, proveniente dagli studi Pixar, Ortone e il regno dei Chi traspone l'opera del romanziere e cartoonist Dr. Seuss, in America da tempo nell'immaginario collettivo, con l'ausilio di un'animazione stupefacente (splendido il lavoro di antropomorfizzazione, come sul singolo pelo di ogni animale). Una favola di amore e tolleranza universale: Ortone, elefante scelto dal destino per salvare il regno dei Chi (un mondo nascosto in un granello di sabbia posatosi su un fiore), viene osteggiato nella sua missione dagli animali che lo circondano, incapaci di percepire la vita oltre la loro vista. Le dimensioni dunque contano, ma sono anche terribilmente relative; lo "stato brado" di una giungla primordiale ed eterogenea nella composizione della sua fauna è immensamente più grande del microcosmo di una società organizzata, quella composta dai Chi, non a caso primati umanizzati. Rispetto alle analoghe operazioni Pixar, componente favolistica e target sono dichiaratamente a favore dei più piccini; forse per questo alcuni punti non sono a fuoco come dovrebbero. A personaggi e gag simpatiche, quando non irresistibili, fa da contraltare una vicenda piuttosto preordinata, senza vere sorprese sul fronte dinamico o psicologico. Il doppiaggio romanesco di De Sica (coordinato da Fiamma Izzo) non alza di molto il livello: ma il divertimento, nonostante tutto, resta garantito.