Trasferita nella nuova casa del padre (Guy Ritchie) e della compagna (Katie Holmes), la piccola Sally (Bailee Madison) ben presto avrà a che fare con qualcosa di ben più spaventoso del freddo e dell'umidità del Rhode Island. In quella antica dimora, infatti, appartenuta un tempo al famoso illustratore naturalista Blackwood, si nascondono dalla notte dei tempi famelici Homuncoli, creature che vivono nell'oscurità e che amano i denti dei bambini.
Remake dell'omonimo film tv del 1973, prodotto da Guillermo Del Toro e diretto dall'esordiente, autore di fumetti, Troy Nixey, Non avere paura del buio è più di una dichiarazione d'intenti ("Non avrai" sarebbe stato più corretto...), a metà strada tra fantasy e horror gotico nelle premesse, terribilmente noioso e neanche troppo divertente nei fatti. L'errore principale è a monte, nella scelta della ragazzina protagonista, somigliante in modo spaventoso a Katie Holmes (che nel film non è la madre, ma sarà l'unica a credere davvero alle sue "visioni"), ma simpatica quanto un dito in un occhio, insopportabile dal primo momento in cui entra in scena, impossibile da "sostenere" empaticamente durante tutto il corso della visione. Che, come detto, regala comunque poco dal punto di vista narrativo: la suspense latita, lo sviluppo è telefonato, la paura si nasconde meglio delle creature malvagie.
Negli States ha incassato meno di quanto è costato (25 milioni di dollari il budget, 24 i milioni rientrati): spesso non significa nulla, ma alle volte qualcosa vorrà pur dire.