José Flores è un nano a cui non manca nulla, tranne le braccia. E chi osasse provare pena per lui, deve vedere il documentario Nacido Sin di Eva Norvind. Che racconta una delle biografie più curiose ed interessanti offerte da questa Mostra, nello specifico all'interno delle Giornate degli Autori. Josè Flores è un messicano che, al di là dell'handicap (a quanto pare causato da un'eclisse di luna mentre la madre era al quarto mese di gravidanza), si è sposato con la nipote grazie ad una dispensa ecclesiastica e da lei ha avuto 7 figli. Per mantenere la famiglia si è improvvisato artista di strada, musicista, attore di cinema e teatro. Ha lavorato, tra gli altri, con Alejandro Jodorowsky (ne La montagna sacra) e Antonio Aguilar. L'incontro con l'autrice del filmato, Eva Norvind, è avvenuto quando lei aveva solo 5 anni e di Josè ricorda di "non esser rimasta intimorita dalle evidenti menomazioni perché eravamo della stessa statura". Tra i due è rimasta intatta un'amicizia vitalizia che ha portato la Norvind a scrivere e girare Nacido Sin. Da parte sua, l'autrice vanta una carriera di non poco interesse: ex star del cinema porno messicano, è diventata giornalista, fotografa e sessuologa. Più che nella forma, il documentario trova il suo valore in un contenuto di certo inedito e originale, la vita di un uomo incredibile trattata con delicatezza e stile, in cui si alternano momenti di ilarità ad altri di autentica commozione.