Nichols è un ottimo narratore, ama raccontare, gli piacciono i personaggi a tutto tondo. Qui è un po' troppo fiducioso in se stesso. Il film è lungo, la storia è complessa, adulti e ragazzi, i primi hanno vissuto troppo, i secondi non sanno ancora cosa sia la vita. Siamo nei bayou del Sud degli States, canali, barchini, case galleggianti lungo il fiume, una barca senza motore finita su un albero, due ragazzi amici per la pelle, un uomo in fuga, la sua donna, quelli che vogliono uccidere l'uomo, serpenti… Tanta roba da tenere insieme. Nichols fino a metà film ce la fa, ricorda certe atmosfere alla Kazan, c'è anche qualche buon colpo di scena. Poi si perde in un finale buonista.