"L'amore fa fare cose orribili". Ne è convinta anche Lucia (Francesca Inaudi), giovane pubblicitaria capace di architettare un piano impeccabile per impedire che Paolo (Giampaolo Morelli), amato segretamente sin dall'adolescenza, finisca per sposare Maria (Gabriella Pession), sua migliore amica. Ingaggerà un attore squattrinato (Riccardo Scamarcio) per programmarlo secondo i gusti della rivale e trasformarlo così in un irresistibile "uomo perfetto". Come spesso accade, però, qualcosa non prosegue secondo le direttive prestabilite. Sceneggiato da Marco Ponti e basato su un film spagnolo di qualche anno fa (Cha cha cha), L'uomo perfetto segna il ritorno di Luca Lucini dopo il successo di pubblico ottenuto con il teen movie Tre metri sopra il cielo, suo primo lungometraggio. Spostando il raggio d'azione da Roma alla natia Milano, il regista confeziona questa commedia "dal sapore vagamente europeo" puntando fortissimo sulla verve degli interpreti (discretamente in parte tutti e quattro, anche se è evidente che Scamarcio abbia ancora molto da imparare in fatto di body building) e sul dinamismo del racconto. Seppur non particolarmente originale per spunto di partenza e sviluppo conclusivo, il film riesce comunque a trovare una nobile posizione nel novero delle attuali commedie italiane "da esportazione", sicuramente in grado di raggiungere ampie fasce di pubblico. La scioltezza statunitense nel trattare sobriamente copioni di natura brillante è ancora lungi dall'essere acquisita - alludiamo a questa insistita ricerca delle inquadrature e dei movimenti di macchina poeticamente evocativi - ma alla fine il prodotto funziona, di certo meglio assortito e più credibile del precedente lavoro dello stesso Lucini.