Jeanne e Simon (Mélissa Désormeaux-Poulin e Remy Girard) sono due gemelli sulle tracce di una difficile eredità. Ai due viene letto il testamento della madre Nawal (Lubna Azabal), che spinge i due a mettersi alla ricerca di un padre mai conosciuto e di un fratello che non sapevano di avere, per consegnare loro una lettera.
Un drammatico e duro percorso a ritroso, dal Canada dove sono cresciuti, lungo l'esistenza di una donna che ha attraversato la storia del suo non meglio precisato paese d'origine, sprofondando i due ragazzi negli abissi della guerra in Medio-Oriente. Un lungo pellegrinaggio che li conduce ad un epilogo dolorosissimo e altrettanto catartico.
Tratto dall'omonima pièce teatrale di Wajdi Mouawad, Incendies del candese Denis Villeneuve è ispirato alla storia di una donna realmente esistita che ha operato durante gli anni '80 e ha vissuto vicende simili a quelle narrate nel film, in cartellone alle Giornate degli Autori. La profonda sofferenza delle intime storie personali e la durezza, in alcuni passaggi di scabra crudeltà, dello scenario storico, si fondono e si confondono in un affresco che amalgama perfettamente i tanti e violentissimi colori dell'insieme. L'aspro incipit, allietato  dalle melanconiche note dei Radiohead, e il fulminante finale degno della migliore tradizione sofoclea, concorrono a rendere questo film un'esperienza da vivere in tutta la sua pienezza. Buona notizia: è stato acquistato da Lucky Red, l'anti Miral arriverà in sala!