Fontaine spaccia, Yo-Yo batte, Slick Charles è un elegantissimo e decadente pappone.

Loro malgrado finiranno per diventare i protagonisti di una detection che li porterà a scoprire un enorme complotto governativo che regola le loro esistenze e quelle dell'intera cittadina di Glen, immaginario e distopico sobborgo a maggioranza afroamericana.

L'esordio alla regia di Juel Taylor - disponibile su Netflix - è un ben più che discreto prodotto derivativo capace di trarre ispirazione tanto dal Carpenter di Essi vivono quanto dal Truman Show di Peter Weir, anche se il riferimento più prossimo sembra essere il più recente Us (Noi) di Jordan Peele.

Se lì era lo spot-propaganda di “Hands Across America” a dare il la ad un meccanismo che ci faceva poi sprofondare in un sottosuolo oscuro dove gli altri (da) noi imparavano a replicare ogni nostro movimento, azione, qui il "segreto" è da ricercare in prodotti per capelli, canzoni e l'irresistibile ricetta di un pollo fritto da gustare nel fast food del quartiere: è quello che poco a poco scopriranno i tre protagonisti, interpretati con bravura da John Boyega, Teyonah Parris e Jamie Foxx (anche produttore), insospettiti da un'anomalia di non poco conto. Fontaine una sera viene trivellato di colpi, la mattina dopo come se nulla fosse si risveglia nel suo letto e ricomincia il suo tran tran quotidiano.

Il regista Juel Taylor - Cr. Parrish Lewis/Netflix © 2023
Il regista Juel Taylor - Cr. Parrish Lewis/Netflix © 2023

Il regista Juel Taylor - Cr. Parrish Lewis/Netflix © 2023

Juel Taylor non fa mistero di rielaborare idee e incubi già maneggiati da altri in passato, ma porta avanti il proprio discorso mettendo subito in chiaro che la cifra non sarà mai horror, prediligendo piuttosto un clima da commedia gialla-sci-fi che sa giocare con gusto con gli stilemi della blaxploitation anni '70. Certo, più si va avanti con la storia più alcune cose non tornano, ma è un vizio di forma che tutto sommato non incide con la riuscita dell'opera. Che ospita anche una gustosa partecipazione di Kiefer Sutherland e che chiede allo spettatore di attendere l'inizio dei titoli di coda per capire chi sia il Tyrone del titolo. Anche se non era così difficile da intuire.