Dall'Oscar al calciobalilla: è indubbiamente curioso il percorso che sta compiendo Juan José Campanella, regista argentino vincitore della statuetta 2010 per il miglior film straniero grazie a Il segreto dei suoi occhi.
Quattro anni dopo il prestigioso riconoscimento (inframmezzati da diverse regie televisive), torna nelle nostre sale con Goool!, un film d'animazione decisamente più leggero e meno interessante del suo lavoro precedente.
Protagonista è il timido Amadeo, appassionato di calcio e giocatore di biliardino particolarmente talentuoso. Nel momento di massimo bisogno, i piccoli giocatori da tavolo si animeranno per aiutare Amadeo a prendersi un'importante rivincita e salvare il suo villaggio.
Tratto dal racconto Memorie di un'ala destra di Roberto Fontanarrosa, Goool! risulta un semplice esercizio di stile per un regista che, in questo caso, ha messo in scena la sua passione senza badare troppo alla sostanza. Efficace dal punto di vista visivo, il film è troppo carente e scontato sul piano narrativo: i colpi di scena sono facilmente prevedibili e il messaggio di fondo (a partire dalla metafora del calciobalilla come “gioco di squadra nella vita di tutti i giorni”) è ridondante e didascalico.
Nella versione originale la voce del protagonista è di Rupert Grint, l'ex Ron della saga di Harry Potter.