l Torino Film Festival si apre sotto il segno della commedia a stelle e strisce: nella prima giornata della kermesse piemontese, oltre al film d'apertura Last Vegas di Jon Turteltaub, è stato presentato Drinking Buddies di Joe Swanberg con protagonisti Olivia Wilde e Jake Johnson.
I due vestono i panni di Kate e Luke, da diverso tempo amici e colleghi in una fabbrica di birra artigianale. Entrambi sono già fidanzati (con i rispettivi partner interpretati da Anna Kendrick e Ron Livingston) ma la loro amicizia potrebbe trasformarsi molto presto in un legame ancora più forte.
Proposto all'interno della sezione Festa Mobile, Drinking Buddies è una classica commedia americana contemporanea di livello medio-basso, vittima di troppi cliché e con pochi assi nella manica. Sceneggiato dallo stesso regista, il film fatica a carburare fin dalle prime sequenze e la sensazione di trovarsi davanti un prodotto già visto prende molto presto il sopravvento. Più che le svolte narrative, decisamente scontate, ad avere un ruolo (più) interessante sono le battute dei protagonisti: Drinking Buddies è infatti una commedia molto parlata che punta più sui dialoghi ( in alcuni casi efficaci e taglienti) che sullo scolastico apparato visivo.
Oltre alla banalità del soggetto, è proprio la messinscena, troppo elementare, a far sì che il film non riesca mai a intrattenere come vorrebbe e provochi più di qualche sbadiglio. Joe Swanberg è un autore iperattivo, che passa presuntuosamente dall'horror alla commedia e che, nel solo 2013, ha realizzato tre pellicole: forse dovrebbe concentrarsi su un solo obiettivo alla volta, sia per le scelte stilistiche, sia per la direzione di un gruppo di attori che appaiono poco convinti.
Nonostante sia una commedia ad alto tasso alcolico, come il titolo suggerisce, a divertirsi sono soltanto i personaggi in scena.