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Una scena del film
Carmen è una scimmia Bonobo, parente stretta degli scimpanzé. È giovane, amata, molto intelligente ed è anche una campionessa di PacMan, il più famoso dei videogiochi. Purtroppo è anche molto sensibile, e non regge al tradimento che il suo istruttoreeducatore perpetra ai danni della moglie. Per il suo codice d'onore è come se avesse tradito lei e tutto il gruppo delle scimmie. Delusa evade quindi dal centro di ricerca per avventurarsi nel mondo esterno dove, dopo un lungo girovagare, incontra Marcier, un giovane che sta per diventare padre. Nonostante la giovane moglie dell'uomo adori Carmen, che ribattezzerà elegantemente Chanel, il rapporto tra l'uomo e il quadrumane risulterà piuttosto conflittuale. Marcier vive ancora degli stenti esistenziali e di conseguenza crede di risolverli liberandosi della scimmia. Ma non sarà così facile. Anche lui infatti subirà uno "shock affettivo", che raggiunge il suo culmine quando scoprirà che Carmen è gravemente ammalata. Una scimmia, in fondo, ha bisogno di essere consolata esattamente come una donna. Il regista Jean-Pierre Limosin realizza un interessante ritratto di scimmia-donna che usa per fare le pulci, non a caso, al genere umano. A volte la storia si inarca troppo bruscamente tra un passaggio e l'altro, ma nel complesso risulta gradevole anche grazie ai suoi interpreti. Inoltre, ricordando le parole di Alfred Hitchcock a proposito dei film sugli animali: come si fa a non perdere la testa per uno schianto di scimmia come Carmen?