Anche se è amore non si vede è il quarto film di Salvo Ficarra e Valentino Picone, per tutti, semplicemente Ficarra & Picone, col rischio di non distinguerli. Timido, petulante e appiccicoso Valentino, esuberante e ilare Salvo, li ritroviamo a Torino, autisti di un bus turistico dal sapore ‘80s, alle prese con le geometrie variabili dell'amore, complici tre donne al seguito: la compagna di Valentino, Gisella (Ambra Angiolini), sull'orlo di una crisi di nervi per le troppe premure – e regali trash – del partner; Sonia (Fleri), fidanzata a uno stolido americano e amica di Salvo; Natascha (Zacharias), una giovane e naif guida turistica corteggiata da Salvo.
Scritta dal duo comico con Francesco Bruni e Fabrizio Testini, è una commedia multi-registro: romantica, degli equivoci, slapstick – il finale a manate, stile Bud Spencer e Terence Hill – e screwball – anche se più che il “brillante”, c'è la brillantina, alias il gel miracoloso di Valentino – e a tratti surreale, almeno per i canoni del piccolo schermo. Già, nonostante simpatia e bravura dei protagonisti, parti femminili non risicate, il passo in avanti di gusto e sostanza rispetto ai precedenti e una  leggerezza senza volgarità, quel che si vede è l'imprinting televisivo di gag, situazioni (situation comedy) e fraseggi, che non annichiliscono questo Amore, ma certamente ne compromettono lo status cinematografico tout court: insomma, il rischio è di sentirsi a Zelig, e Woody Allen non c'entra nulla.
Bando alle stigmatizzazioni, nemmeno sarebbe il caso di sottolinearlo se da Ficarra & Picone non fosse lecito, film e filmografia agli occhi, aspettarsi qualcosa di più, soprattutto in termini di formato: di comici alla ventura cine-televisiva ne abbiamo già gli schermi pieni, perché non chiedere a chi può di far meglio? Magari, delegando a un regista-regista il compito di tenere la barra, pardon, la camera dritta, scansando la ridanciana risacca della tv: Ficarra e Picone, che ne dite? Del resto, dell'effetto-traino ormai potete farne a meno, o no?