E bravo Marco Mϋller. Nonostante la crisi e i tagli al budget ha messo in piedi un programma interessante, da cui è lecito aspettarsi più di una sorpresa. Molte infatti le opere prime e seconde, i nomi sconosciuti. Cifre record: 24 film in concorso, 22 battenti bandiera tricolore, di cui 4 in competizione, 17 americani.
Tornano le star e quindi la stampa internazionale: Eva Mendes, Nicolas Cage e Val Kilmer per  Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans di Werner Herzog, remake de Il cattivo tenente di Abel Ferrara; Charlize Theron e Viggo Mortensen nel controverso The Road, tratto dal romanzo omonimo di Cormack McCarthy, che in Usa non ha ancora trovato distribuzione. Isabelle Huppert e Charlotte Gainsbourg, rispettivamente in White Material della brava Claire Denis, e Persécution di Patrice Chéreau:  a distanza di 4 anni da Gabrielle di nuovo in concorso a Venezia.
Ancora: George Clooney in The Men Who Stare at Goats, commedia demenziale a metà strada tra Altman e i Coen, che ripercorre trent'anni di guerre americane. Sempre fuori concorso (chissà perché) l'incredibile Matt Damon è protagonista di una truffa colossale in The Informant!, thriller anomalo in cui Steven Soderbergh ribalta il cliché dello spione e lancia Damon dritto verso l'Oscar.
Richard Gere ed Ethan Hawke, a Mezzanotte, in Brooklyn's Finest di Antoine Fuqua; Julianne Moore e Colin Firth per A Single Man, esordio alla regia dello stilista Tom Ford (dal romanzo di Christopher Isherwood).
Autori stimati  e apprezzati spuntano qua e là:  troviamo Aleksandr Sokurov in Orizzonti con il documentario Reading Book of Blockade, un altro Herzog con un cortissimo sulla Bohème, la prima volta di Michael Moore al Lido (in concorso) con il provocatorio Capitalism: A Love Story  e del turco Fatih Akin (Soul Kitchen).
Grande attesa per  gli horror del giapponese Shinya Tsukamoto (Tetsuo - The Bullett Man) e The Survival of the Dead di George Romero (se non si vedono ai festival sono persi per sempre), e per  Life During Wartime dell'amato-odiato Todd Solondz, assente dalle scene da qualche anno.
Il simpatico Joe Dante, oltre a essere giurato, porta a Venezia il suo horror per famiglie (The Hole) mentre il fantasy con casa Pixar-Disney fa sognare (in 3D) la laguna.  Massiccia la presenza degli italiani: Tornatore, Placido, Francesca Comencini, l'esordiente Capotondi, qualche chicca da scovare nelle Giornate degli Autori, e un piccolo esercito in Controcampo. Un augurio al direttore: che tanta fatica non vada sprecata.