La vicenda dolorosa di una giovane principessa tormentata dalla matrigna, l'indifferenza degli uomini, la liberazione per intervento soprannaturale: tutto questo, che può sembrare la trama di una odierna fiction televisiva, è invece il "plot" di Stella una rappresentazione teatrale scritta e data in Toscana tra la fine del XV secolo e l'inizio del successivo. Sarà lo spettacolo di cartello del Centro Studi sul Teatro Medioevale e Rinascimentale all'interno del 28° convegno di questa istituzione quasi trentennale, sul tema "Romanzesche avventure di donne perseguitate nei drammi fra Quattro e Cinquecento", convegno che si terrà a Roma il  prossimo ottobre presso la Basilica di S.Saba.
"Come ogni anno - ci ha detto il Direttore del Centro Federico Doglio - per illustrare il tema del convegno rappresenteremo un testo scelto fra la produzione drammatica italiana del tempo che da secoli non si porta sui nostri palcoscenici". Stella fa parte di un gruppo di opere di autori anonimi che in quel periodo a cavallo fra due secoli raffiguravano giovani donne timorate di Dio, talune sante, vittime di persecuzioni. Gli altri titoli del gruppo: Santa Uliva (l'unica che nel Novecento è stata ripresa e allestita scenicamente), Rosana, Santa Guglielma di cui si conosce l'autrice, Antonia Giannetti Pulci, moglie del poeta. Elemento comune a tutte è l'intervento risolutivo della Vergine Maria nello scioglimento del dramma, e la struttura metrica in ottave, caratteristiche entrambe gradite al pubblico fiorentino che allora assisteva alle rappresentazioni. Grazie all'iniziativa del Centro Studi di Doglio Stella rivivrà all'interno della Basilica di S.Saba nella messinscena del regista Luciano Alberti, uno specialista di questa drammaturgia, e con gli attori della fiorentina Compagnia delle Seggiole. Al convegno, in cui lo spettacolo è incastonato, parteciperanno con proprie relazioni studiosi italiani e stranieri docenti universitari, con un arco di approfondimenti del tema che va da Seneca a Rosvita, la monaca medioevale scrittrice di tragedie, da Giambattista Basile a Shekespeare, spaziando fra le diverse letterature nazionali - italiana, tedesca, inglese, spagnola - e l'arte figurativa rinascimentale.